Orrore a Castelnuovo del Garda | Un altro atroce femminicidio

Un overkilling contro la compagna dopo essersi liberato del braccialetto elettronico. Un’altra donna viene uccisa.
Ha ucciso “con un numero smisurato di coltellate” la compagna Reis Pedroso Douglas, 41enne di origine brasiliana. Ha commesso il gesto dopo essersi liberato del braccialetto elettronico.
L’uomo aveva già su di sé una misura cautelare dal 23 aprile scorso. Poiché gli era stato impedito di avvicinarsi alla compagna.
Sebbene sottoposto alla restrizione cautelare, è riuscito a raggiunge la 33enne Jessica Stapazzolo Custodio de Lima e l’ha uccisa brutalmente.
L’uomo dopo aver commesso il fatto, verso la mezzanotte del 27 ottobre, ha chiamato i carabinieri sostenendo di volersi suicidare. Poco dopo, i militari sopraggiunti hanno trovato il cadavere della donna e nell’auto il coltello utilizzato per commettere il fatto delittuoso. Si reputa che l’aggressione sia avvenuta giorni fa, perché nessuno degli amici di lei ha avuto notizie della donna da tempo.
Già denunciato ma libero
L’uomo è conosciuto alle forza dell’ordine per una serie di precedenti reati. Infatti, la Procura il 17 settembre ne aveva chiesto il rinvio a giudizio. Reis Pedroso aveva subito anche un arresto in flagrante, il 21 aprile: in quell’occasione aveva gettato a terra la donna, l’aveva trascinata per i capelli sull’asfalto, l’aveva colpita con pugni al volto. Per questo pendeva su di lui un divieto di avvicinamento a meno di 500 metri dalla donna e ai luoghi che lei frequentava e gli era stato applicato il braccialetto elettronico.
Il dispositivo al momento del fermo risulta sparito e gli inquirenti indagano per capire dove e quando Reis Pedroso si sia liberato del sistema di controllo. Pedroso è accusato anche di violenza sessuale commessa a dicembre nei confronti della sorella della compagna.

Un clima familiare violento
Il comandante provinciale dei Carabinieri Claudio Papagno dichiara che al momento dell’arresto l’uomo “appariva in stato confusionale, sicuramente sotto effetto di alcol e droga. E in un primo momento ha detto di averla uccisa addirittura sabato sera, anche se dalle prime risultanze del medico legale questo parrebbe essere escluso: parliamo di circa 24 ore”. Si ricorda che Jessica risultava irreperibile già dalla giornata di sabato.
Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ribadito che “È necessario capire se le tecnologie attualmente in uso per la protezione delle donne sottoposte a minacce o a misure restrittive siano davvero efficaci e se possano essere ulteriormente migliorate e sviluppate, ad esempio con sistemi integrati ai telefoni cellulari delle vittime, in grado di fornire segnalazioni tempestive e tracciabilità continua in caso di manomissione o disattivazione del dispositivo”.

 
                                             
                                            