Legge di Bilancio 2026 | Meno tasse, più bonus e spinta alle imprese | Cosa vi aspetta?

La manovra di bilancio sembra un proclama: famiglia, casa e lavoro. Ergo, soldi in tasca per chi ha figli e per le ristrutturazioni.
La Legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri il 17 ottobre, conferma quello che è il vademecum del governo Meloni.
Messi a bilancio 1,6 miliardi per casa e famiglia, con un intervento mirato sull’ISEE: la prima casa, entro un valore catastale di 92.000 euro, verrà esclusa dal calcolo. Riconfermato il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima abitazione, che scenderà al 36% per le seconde case.
In un paese che invecchia, si è deciso di incentivare la natalità. Infatti, il bonus per le mamme lavoratrici sale da 40 a 60 euro mensili, mentre viene rifinanziata con 500 milioni di euro la Carta “Dedicata a te”.
Per quanto concerne il Fisco si è optato per portare dal 35% al 33% l’aliquota Irpef per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro. Che dovrebbe rafforzare il potere d’acquisto del ceto medio. Prevista anche una tassazione agevolata (5%) sugli aumenti contrattuali, valida per i redditi fino a 28.000 euro nel biennio 2025-2026.
Imprese e sanità
Alle imprese la Manovra destina 8 miliardi. Questo per cercare di dare una spinta propulsiva all’innovazione e alla sostenibilità. Risorgono i superammortamenti: il 180% per beni tecnologici e il 220% per quelli legati alla transizione ecologica. Sul fronte del lavoro, si abbassa al 5% l’aliquota per i turni festivi e notturni e scende all’1% la tassazione sui premi di produttività fino a 5.000 euro. Queste decisioni sono state prese per rendere l’Italia produttivamente competitiva.
Per la Sanità, il governo offre 2,4 miliardi aggiuntivi rispetto alla precedente manovra. Le risorse serviranno soprattutto a rafforzare il personale medico. Si paventano 6.300 nuove assunzioni tra gli infermieri e 1.000 tra i medici. Un filler per un sistema sanitario sempre più sotto alimentato. Anche le pensioni subiscono ritocchi: le minime aumenteranno di circa 20 euro al mese, mentre l’età pensionabile salirà progressivamente da gennaio 2027 (di un mese) e nel 2028 (di altri due), esclusi i lavori usuranti.
Ipotesi rottamazione e cresce la spesa militare
Confermata la cosiddetta “pace fiscale”, con la rottamazione di tutte le cartelle esattoriali del 2023, che coinvolgerà circa 16 milioni di contribuenti. L’esecutivo ha varato tagli ai ministeri per 2 miliardi, una rimodulazione del PNRR e ha ottenuto un contributo straordinario da banche e assicurazioni. In cambio, è stata abolita la tassa sugli extraprofitti bancari.
Per la spesa militare le cifre sono cospicue. 3,5 miliardi, con un incremento progressivo fino a 12 miliardi annui entro il 2028. Meloni ha assicurato che le risorse arriveranno da fondi europei tramite il meccanismo SAFE, senza intaccare le altre voci di bilancio.