Ondata di odio o provocazioni isolate? Luoghi di culto profanati in Francia rivelano cosa sta accadendo

La politica bellicosa di Israele, potrebbe causare una nuova ondata di antisemitismo. Come fu in passato così è ora.
In Francia c’è una situazione terribilmente borderline a livello politico. Questo dopo una serie di attacchi a sfondo religioso che hanno colpito sia la comunità musulmana che quella ebraica.
Undici cittadini serbi sono stati arrestati dalla polizia del loro Paese, con l’accusa di aver compiuto atti di odio in Francia e Germania.
Tra questi episodi, spiccano il posizionamento di teste di maiale davanti a diverse moschee nella periferia parigina, l’imbrattamento di sinagoghe con vernice verde e la profanazione di un memoriale dell’Olocausto.
In base a quanto trapelato dal Ministero il gruppo sarebbe stato istruito da un individuo legato a un servizio di intelligence straniero, attualmente sconosciuto. Le autorità francesi sospettano un coinvolgimento della Russia in operazioni mirate a destabilizzare il Paese attraverso la provocazione di tensioni religiose. A rafforzare questi sospetti, la somiglianza tra diversi episodi avvenuti nell’arco degli ultimi due anni, che presentano lo stesso “modus operandi”.
L’Europa senza pace
Questi attacchi non sono casi isolati: si inseriscono in un contesto di crescente odio verso Israele in Francia e in altri Paesi. I dati lo confermano: nel 2024 sono stati registrati 1.570 episodi antisemiti, un numero ancora altissimo rispetto al periodo pre-2023, quando erano circa un terzo.
In aumento le intimidazioni nelle scuole, gli atti vandalici nei luoghi di culto e le aggressioni fisiche. Dopo l’inizio del conflitto a Gaza nell’ottobre 2023, in Francia si è verificata a una vera e propria impennata di odio, con stelle di David dipinte sui muri, mani rosse che imbrattano i monumenti ebraici e simboli antisemiti in vari quartieri. A ciò si aggiunge la recente scoperta che diversi autori di questi atti sono cittadini dell’Est Europa che, dopo aver commesso i vandalismi, mandano le foto all’estero, suggerendo una regia esterna interessata a diffondere tensione sociale all’interno della nazione.
Antisemitismo pilotato?
Le autorità francesi convengono che questi episodi siano pilotati da forze estere interessate a sfruttare le fragilità sociali per aumentare le divisioni interne.
Che si tratti di atti islamofobi, antisemiti o semplicemente provocatori, il messaggio è chiaro: si sta cercando di colpire la coesione sociale del Paese. In un momento già segnato da tensioni geopolitiche, crisi economiche e conflitti sociali, episodi come questi non possono più essere considerati solo atti vandalici isolati. Al contrario, rappresentano una red flag per tutta l’Europa: l’odio religioso e razziale può essere facilmente strumentalizzato, e le sue conseguenze, se ignorate, potrebbero essere devastanti.