UFFICIALE – Dal 1° settembre scatta il divieto sui permessi: ti possono licenziare anche se ne chiedi solo uno | Devi per forza fare i nuovi documenti

Dal 1 settembre scatta il divieto ufficiale di richiedere permessi al lavoro: ti licenziano in tronco, senza nemmeno aspettartelo.
Quando si parla di permessi lavorativi, bisogna sempre tenere conto di numerosi aspetti, a partire dalle modalità di richiesta fino alle tempistiche da rispettare.
Sulla base di ciò, il datore di lavoro, a seconda del contratto collettivo di riferimento, è tecnicamente obbligato a concedere il permesso di assentarsi dal lavoro. Ovviamente, esistono delle casistiche specifiche alle quali egli deve prestare particolare attenzione e per le quali può essere tenuto a consentire l’assenza per alcune ore o persino per alcuni giorni.
Detto ciò, nel corso degli anni sono stati introdotti controlli molto più rigidi. Proprio per questo motivo, se a partire dal 1 settembre si prova a chiedere un permesso in modo improprio o senza le dovute condizioni, si potrebbe rischiare seriamente il posto di lavoro.
Stop ai permessi dal lavoro: dall’1 settembre non potrai più chiederli in questi casi
Come già spiegato anche in precedenti articoli, a seconda del contratto collettivo nazionale stipulato con il datore di lavoro, esistono diritti e doveri precisi da rispettare. Tra questi rientrano senza dubbio i permessi lavorativi e le ferie.
Tali permessi sono generalmente concessi per un numero limitato di giorni o ore, e vanno sempre concordati con il datore di lavoro. In alcuni casi, come per chi usufruisce dei benefici previsti dalla Legge 104, legati all’assistenza di familiari con disabilità grave, è possibile ottenere un numero maggiore di permessi o giorni di ferie nell’arco del mese.
Tuttavia, anche questi casi stanno diventando oggetto di verifica e, in alcune circostanze, possono portare addirittura al licenziamento.

Se chiedi un permesso in questi casi, rischi il licenziamento immediato
Chi usufruisce dei permessi previsti dalla Legge 104 deve trovarsi in una situazione di reale gravità, oppure deve assistere un familiare con minorazione fisica, psichica o sensoriale che comprometta l’autonomia personale. Ricordiamo che i giorni di permesso concessi mensilmente sono solo tre, oltre ad eventuali ore per l’uscita anticipata o l’assenza dal posto di lavoro.
È fondamentale, quindi, che i requisiti di chi beneficia direttamente della 104, o della persona assistita, siano sempre aggiornati. La richiesta deve essere presentata attraverso il portale dell’INPS, accompagnata dal verbale rilasciato dalla commissione medica integrata, che valuta ogni caso singolarmente.
Se però vengono riscontrate irregolarità nell’utilizzo dei permessi e questi non risultano coerenti con la finalità dichiarata, il datore di lavoro, ritenendo compromesso il rapporto fiduciario, può procedere al licenziamento per giusta causa. Come riportato anche dal sito Brocardi.it, ciò comporta l’interruzione immediata del rapporto lavorativo con il dipendente coinvolto.