Protesta della lega di pallacanestro femminile | Gli stipendi delle donne sono inferiori a quelli dei giocatori uomini

WNBA protesta - Instagram - InchiostroVerde.it
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Le donne della lega credono di non ricevere un trattamento equo in termini di compensi. Hanno protestato in maniera sottile.

Sabato  19 luglio Apheesa Collier in partita era in grande forma stabilendo un nuovo record con 36 punti.

Tuttavia l’attenzione di tutti era concentrata su quanto accaduto prima della partita, quando le giocatrici si sono riscaldate con magliette con la scritta “Pagaci quello che ci devi”.

La decisione è arrivata dopo che tra le giocatrici e la lega ci sono stati screzi per quanto concerne l’accordo su un nuovo contratto collettivo.

Questo messaggio pre partita delle ragazze è comunque un alert importante. Dal momento che lo scandalo sul fatto che le donne non abbiano un trattamento economico equipollente a quello degli uomini è risaputo.

La frase “Pay us what you owe us” è il nuovo must

La lega femminile inizialmente era legata a quella maschile. Tuttavia il rapporto si è evoluto nel corso degli anni e molte squadre WNBA non hanno legami diretti con una squadra NBA, sebbene alcune rimangano di proprietà dell’NBA.

Il commissario NBA Adam Silver ha dichiarato che nel 2018 le perdite della WNBA ammontavano a circa 10 milioni di dollari all’anno. Nel 2024 avrebbe perso 40 milioni di dollari. Si evince che la WNBA sarebbe in perdita. Dato curioso, considerando che altre statistiche pubbliche suggeriscono che la salute finanziaria della lega non è mai stata così buona.

Pagano meno le donne perché la lega è in perdita?

Le perdite sono state recuperate  nel 2024. La dirigenza riferisce che, però, l’impiego di 25 milioni di dollari all’anno per far volare le squadre con voli charter anziché con voli di linea, come in passato, è stato un costo eccessivo. La lega ha ora una squadra in meno (13 invece di 14) rispetto al 2003, quindi il costo totale degli stipendi dei giocatori è passato da un massimo di 15,4 milioni di dollari a 19,5 milioni di dollari.

Nonostante queste spese c’è stato un sensibile aumento dei ricavi e il tanto pubblicizzato aumento dei diritti di trasmissione. Il surplus non è dato sapere come verrà reinvestito. Sicuramente non andrà alle giocatrici.  Non c’è da stupirsi che le giocatrici della WNBA si chiedano perché i loro stipendi siano ancora così bassi da costringere molte di loro a trascorrere la pausa estiva giocando altrove. Le magliette “Pay Us What You Owe Us” non sono state stampate per un capriccio improvviso. Nessuna sta suggerendo di essere pagata quanto le loro controparti in NBA, dove i ricavi della lega superano i 10 miliardi di dollari all’anno. Ma sicuramente meritano di più.