“Per l’Ave Maria sono 10€, solo bancomat”, da oggi obbligo pagamento con il POS in chiesa | Giorgetti fa partire il controllo sui fedeli

Chiesa in arrivo pagamento con pos - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Chiesa in arrivo pagamento con pos – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Impossibile ma vero: anche l’Ave Maria potrebbe costarti 10 €, da pagare direttamente con il bancomat… in chiesa.

Negli ultimi mesi lo Stato del Vaticano è stato spesso al centro dell’attenzione mediatica. Un vero e proprio tour de force, iniziato con le preoccupanti condizioni di salute di Papa Francesco, che hanno tenuto col fiato sospeso milioni di fedeli, fino al suo ultimo Angelus prima del grande addio.

In men che non si dica, Roma ha accolto molti pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, giunti per dare l’ultimo saluto al pontefice che, in oltre un decennio di pontificato, aveva conquistato i cuori di tutti grazie alla sua fede autentica, alla vicinanza agli ultimi e persino alle sue visite nei luoghi di guerra. Dopo il lutto, è arrivato il momento tanto atteso del Conclave e dell’elezione del nuovo Papa.

L’arrivo di Papa Leone ha segnato l’inizio di un nuovo, importante capitolo per la comunità cristiana. Ma le novità, a quanto pare, non finiscono qui.

A quanto pare, infatti, ben presto i fedeli potrebbero essere chiamati a pagare anche per una semplice preghiera, utilizzando il proprio POS. Ecco cosa sta succedendo.

“Paghi 10 € per l’Ave Maria… con POS, prego”

Come accennato, nelle ultime settimane sono molte le novità che stanno coinvolgendo il Vaticano. Non si tratta solo dell’elezione del nuovo pontefice: un’altra notizia che ha fatto molto discutere riguarda la proposta del Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

La proposta nasce dal fatto che ogni diocesi italiana possiede già un conto corrente e un codice IBAN, messi a disposizione dei fedeli per donazioni, offerte e richieste particolari. Questo perché, per motivi di trasparenza, anche le diocesi devono essere in grado di dimostrare tracciabilità delle donazioni ricevute e delle spese effettuate tramite i propri conti.

Alla luce di tutto ciò, la proposta potrebbe portare presto all’introduzione del pagamento elettronico anche per offerte e donazioni durante la messa, compresi i contributi per le preghiere richieste.

Chiesa in arrivo pagamento con pos - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Chiesa in arrivo pagamento con pos – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Adesso in chiesa si paga con il POS: sta per succedere davvero

Il ministro Giorgetti, come riportato anche dal portale Money.it, sarebbe pronto a presentare una proposta di legge che promuova l’uso del POS anche all’interno delle chiese italiane, rendendo così digitali e tracciabili tutte le offerte e le donazioni effettuate dai fedeli.

Ma non si tratta solo di un’operazione di trasparenza. Se la proposta dovesse andare in porto, ogni donazione effettuata tramite POS diventerebbe tracciabile e potenzialmente detraibile fiscalmente, se versata a enti del Terzo Settore. Una possibilità che, secondo gli esperti, rappresenterebbe un vantaggio sia per le diocesi che per i fedeli stessi.

Un sistema simile, già adottato a Venezia e Chioggia, sta riscuotendo un notevole successo. E ora si valuta l’estensione a livello nazionale. Insomma, potremmo essere vicini al momento in cui diremo davvero: “Offerta con carta o contanti?”… Anche in chiesa.