ERRORE IMU – Hai sbagliato il pagamento, scattano subito multe salate e interessi: rimediare è quasi impossibile | Agisci entro 30 giorni

IMU - fonte_Canva - inchiostroverde.it
IMU – fonte_Canva – inchiostroverde.it

Multe salate e interessi, per un errore nel pagamento IMU, hai solo un modo per riuscire a rimediare entro 30 giorni.

In molti lo sottovalutano, ma è sufficiente un errore nel pagamento dell’IMU per finire in una vera e propria emergenza economica.

Un solo importo errato, oppure una dimenticanza o una compilazione sbagliata e si finisce per ritrovarsi a dover affrontare delle multe anche piuttosto salate, con interessi in crescita e l’intervento del Comune.

Per coloro che hanno commesso errori potrebbero esserci degli atti di accertamento e consequenziali cartelle esattoriali. Non si tratta di un’ipotesi remota, ma piuttosto di quello che potrebbe succedere realmente se non si presta attenzione.

Il pagamento dell’acconto IMU 2025 è scaduto il 16 giugno e proprio in questi giorni, potrebbero essere molti i contribuenti che si stanno rendendo conto di aver commesso un errore. Ma nessun timore, c’è ancora tempo per rimediare.

IMU 2025: cosa succede se hai sbagliato il pagamento

In generale quando si parla di imposte, un qualsiasi errore potrebbe essere causa di una serie di sanzioni automatiche, questo vale sia per coloro che versano un importo minore che per coloro che invece, non hanno provveduto affatto al pagamento. Nel 2025, la scadenza della prima rata è già passata e sono molti coloro che stanno verificando solo ora gli importi effettivamente versati. Le conseguenze di questo possono essere piuttosto severe. La sanzione prevista è del 30% sull’importo omesso, che però può essere ridotta. Ma la sola sanzione non è sufficiente, considerando che a essa si applicano una serie di interessi giornalieri calcolati in base ai giorni di ritardo.

Chi invece ha pagato troppo può chiedere il rimborso, ma la procedura è diversa, sicuramente più lunga e passa sempre dal Comune. Se l’errore viene scoperto prima della scadenza e si procede con un secondo versamento, questa volta corretto, il contribuente è considerato in regola. Ma se invece, l’errore viene scoperto dopo la scadenza, allora bisogna assolutamente agire entro limiti precisi.

IMU - fonte_Canva - inchiostroverde.it
IMU – fonte_Canva – inchiostroverde.it

L’unico modo per rimediare

Errare umanum est, o almeno così dicono e per questo motivo è possibile rimediare grazie al ravvedimento operoso, un istituto che consente di correggere omissioni e irregolarità ancora prima che intervenga l’accertamento da parte del Comune. La procedura è semplice e permette di versare il contributo mancante.

Agire entro 30 giorni vuol dire evitare sanzioni accessorie. Nell’arco di tale tempo la sanzione è solo dell’1,25% sull’importo dovuto, contro il 30% previsto in caso di inadempienza accertata. Dopo i 30 giorni la percentuale diventa di 3,57% o più. Per applicare il ravvedimento è sufficiente compilare un nuovo modello F24 con l’importo mancante, aggiungere la sanzione ridotta e gli interessi calcolati in base ai giorni di ritardo e procedere con il pagamento.