BANANE CONTAMINATE – Se leggi questa etichetta non comprarle: c’è un codice che identifica quelle tossiche | Il trucco per acquistarle in sicurezza

Se leggi questa etichetta, lascia quelle banane al supermercato, sono contaminate ed estremamente pericolose.
Le banane sono uno dei frutti più consumati al mondo: dolci, semplici e molto comode da trasportare sono pronte da mangiare in ogni momento della giornata. Sono molti coloro che le ritengono una scelta salutare, un pratico spuntino veloce o l’ingrediente perfetto per colazioni e frullati energetici.
Nel pieno della stagione calda sono ancora più importanti grazie al loro alto contenuto di potassio e magnesio; perfette per riuscire a contrastare la disidratazione ma anche la stanchezza dovuta al caldo.
Eppure dietro a quella buccia liscia e brillante potrebbe nascondersi qualcosa di molto meno rassicurante. Sembra infatti che alcune banane che sono in commercio potrebbero trattate con quantità elevate di pesticidi ovvero provenire da coltivazioni non proprio trasparenti.
Ecco allora cosa occorre sapere a riguardo.
Il codice che fa la differenza: imparare a leggerlo è fondamentale
Sappiamo bene che quando acquistiamo dei prodotti alimentari dobbiamo prestare attenzione all’etichetta. Ogni banana del supermercato ha un piccolo adesivo e un numero; insomma un codice che segue degli standard internazionali, ovvero, quello che è noto come PLU (Price Look-Up), unico modo utile di identificare la coltivazione.
C’è quindi una sorta di legenda da seguire: se il codice è a 4 cifre è inizia per 3 o 4, si tratta di banane coltivate con metodi convenzionali, quindi con l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici. In genere solo le più comuni, se il codice è a 5 cifre e inizia con il 9, allora si tratta di banane bio, coltivate in assenza di pesticidi e fertilizzanti sintetici. Se invece il codice è a 5 cifre e inizia con 8, allora le banane sono geneticamente modificate.

Cosa rischi se ignori l’etichetta: i possibili effetti sulla salute
Non leggere l’etichetta potrebbe essere un grosso errore, anche se a primo impatto lo riteniamo un gesto banale. Le banane che vengono coltivate in modo intensivo, in molti casi sono provenienti da paesi tropicali, quindi trattate con pesticidi, fungicidi e fertilizzanti chimici. Certamente la buccia agisce da barriera, ma questo non vuol dire che una parte non possa arrivare alla polpa.
Se si assume in maniera prolungata tali sostanze, il rischio per la salute sale, soprattutto per bambini, donne in gravidanza e persone immunodepresse. Sembra che esservi una relazione tra la loro assunzione e disturbi ormonali, reazioni allergiche, problemi respiratori e, nei casi più estremi, a patologie croniche. Ovviamente non è un rischio immediato, ma cumulativo.