BLOCCO UFFICIALE – Lo Stato annulla tutti i rimborsi del Superbonus: perdi il 100% se non hai questa ricevuta

La decisione è stata presa, lo Stato ha deciso di annullare definitivamente il Superbonus, ma si perde veramente tutto se non si ha questo.
Nel 2025, il panorama degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici ha subito un cambiamento che possiamo veramente definire drastico. Il Governo ha infatti ufficializzato quello che si temeva, ovvero il blocco dei rimborsi legati al Superbonus che andrà a colpire un gran numero di categorie di intervento.
Tra i lavori su cui vi sono stati degli interventi spicca l’installazione di caldaie a condensazione e questa è stata una notizia che ha colto tutti di sorpresa.
Quello che se ne è ottenuto è incertezza e preoccupazione, con un gran numero di proprietari che facevano non poco affidamento su tale misura economica.
Quindi a questo punto, molti proprietari di immobili che confidavano nel rimborso fino al 110% delle spese sostenute, al momento si trovano davanti a un vero e proprio muro normativo. Uno scenario piuttosto confuso, con una stretta burocratica che rischia di andare a compromettere in maniera definitiva i diritti che sono stati acquisiti con non poca fatica.
Superbonus: la fine ufficiale degli incentivi per le caldaie
Le ultime comunicazioni ministeriali hanno parlato di stop ai benefici fiscali e questo riguarderebbe in particolare gli interventi meno efficienti per quello che riguarda il profilo ambientale, tra cui appunto le caldaie a condensazione. Al momento esse sono considerate come una tecnologia “di transizione” ed effettivamente non pienamente compatibili con gli obiettivi green del PNRR. Questo è il motivo per cui tali soluzioni non verranno più ammesse all’interno del Superbonus.
Dal 2025 le richieste di rimborso per spese relative a impianti a combustione fossile saranno quindi respinte e anche chi è già intervenuto in questa direzione potrebbe non vedersi rimborsata la spesa.

Il documento necessario per non perdere tutto
Le indicazioni specifiche a riguardo arrivano a seguito di una precisazione dell’Agenzia delle Entrate, la quale all’interno di una circolare diffusa a ridosso del nuovo decreto, viene chiarito che il diritto al rimborso tramite Superbonus è valido solo per coloro che hanno effettuato la spesa entro il 31 dicembre 2024 e riesce a darne dimostrazione con una documentazione ufficiale. Il documento di cui si parla è la ricevuta fiscale o fattura quietanzata datata entro la scadenza.
Nel caso in cui non se ne sia in possesso, si vedrà annullato il rimborso, anche se i lavori sono stati svolti regolarmente. Non sono pochi i cittadini che rischiano di non ricevere nulla per le spese sostenute.