PENSIONI CANCELLATE – Oltre 5 milioni di italiani avranno meno di 350€ al mese: con i prossimi mesi la stangata | È un disastro sociale

Shock per gli italiani: oltre 5 milioni di cittadini rischiano di vedersi cancellare le pensioni. Un vero disastro sociale.
In occasione della pubblicazione di articoli precedenti, abbiamo avuto modo di affrontare ampiamente il tema delle pensioni in Italia, mettendo in luce problematiche considerevoli che colpiscono i cittadini da molteplici punti di vista.
Un esempio pratico per comprendere meglio quanto stiamo dicendo è rappresentato dall’Ape Sociale, per la quale è necessario raggiungere i 63 anni di età, con specifici requisiti lavorativi e familiari, per poter accedere al fondo di riferimento e godere così di una vecchiaia serena, nonostante l’assenza di contributi sufficienti.
In questo contesto rientrano anche le pensioni contributive, per le quali è scattato un vero e proprio allarme: non tutti i cittadini, infatti, riescono ad accumulare quanto necessario per ottenere un assegno pensionistico dignitoso, in grado di garantire una gestione sostenibile del quotidiano.
Ecco perché, nelle ultime settimane, l’attenzione si è concentrata su una categoria di lavoratori per cui si prevede un ulteriore peggioramento della condizione economica. Si parla, infatti, di assegni mensili davvero bassissimi, che potrebbero non superare i 350 euro al mese.
5 milioni di italiani a rischio pensione: ecco cosa sta succedendo
Come già accennato in articoli precedenti, negli ultimi anni il governo ha intensificato le proprie attività sul fronte pensionistico, cercando di garantire agli italiani un futuro più sereno dopo la conclusione della vita lavorativa.
Tuttavia, quanto emerso recentemente preoccupa non poco. Secondo quanto riportato da Money.it, durante l’evento “Il lavoro domestico in Italia: una risorsa strategica per il welfare e l’economia”, è stato evidenziato come una delle categorie più esposte al rischio povertà sia quella rappresentata da colf e badanti.
Una categoria che comprende sia italiani sia stranieri, considerando che solo in Lombardia sono attualmente impiegati in regola 126.000 lavoratori stranieri nel settore domestico. Ma ciò che preoccupa non è tanto il dato occupazionale quanto il valore dell’assegno pensionistico futuro.

Questi lavoratori rischiano una pensione da meno di 350 euro al mese
In particolare, come sottolineato dal portale sopracitato, colf e badanti sono tra le categorie più a rischio nel mondo del lavoro. Il numero di lavoratori “in nero” è in forte crescita, e le famiglie italiane faticano a sostenere i costi per regolarizzare questi rapporti di lavoro.
Va poi considerato che si tratta in prevalenza di lavoratrici, spesso sottopagate. Lo stipendio annuo medio di queste figure non supera i 7.500 euro, mantenendosi quindi sotto la soglia di reddito per il diritto a una pensione sufficiente, che spesso non va oltre i 350 euro mensili.
Un punto importante, citato anche dalla consigliera di amministrazione dell’Inps Maria Luisa Gnecchi, riguarda la necessità di maggiore attenzione all’aumento dell’importo della pensione, soprattutto quando calcolata con il sistema contributivo.
Infatti, molte di queste persone, come ha ricordato Gnecchi, restano comunque a carico dello Stato attraverso misure assistenziali. Per questo motivo, l’obiettivo futuro deve essere quello di incentivare la regolarizzazione del lavoro domestico, così da garantire un futuro più dignitoso e sicuro anche per questi lavoratori.