Iran e Israele, bombardamenti e voci di guerra | Perché questi paesi sono in conflitto?

Israele bombarda l’Iran, la situazione precipita, dal momento che i rapporti tra i due stati sono incancreniti da anni.
Israele ha deciso di lanciare un attacco militare contro l’Iran e lo scontro è ufficialmente aperto ad eventuali reazioni da parte di entrambi.
Durante la notte del 13 Giugno 200 caccia dell’Idf hanno scaricato oltre 300 bombe su obiettivi militari e legati al programma nucleare, danneggiando il sito di Natanz e uccidendo almeno sei scienziati oltre ad abbattere volutamente i vertici della difesa.
Questo violento attacco su Teheran ha provocato 78 morti tra i residenti e 329 feriti, da quanto viene riportato dai media iraniani.
L’obiettivo secondo Israele era annullare il programma di arricchimento dell’uranio dell’Iran. “Il colpo iniziale è stato un successo, andremo avanti per giorni”, avverte Netanyahu minaccioso.
Perché c’è un conflitto tra i due Stati?
Come sapete Israele adotta una politica che prevede il totale annientamento nei confronti di coloro che reputa nemici. Sta applicando questa strategia nei confronti dei palestinesi, in maniera radicale e massiccia dal momento che la presenza di Hamas sul territorio è vista come minaccia.
In questo contesto si inserisce il timore di Israele nei confronti dell‘Iran come potenziale avversario nucleare e finanziatore di gruppi armati che attaccano gli israeliani. La politica tolleranza zero verso i nemici è nota al mondo ormai.

Due paesi diversi che non comunicano
Le diversità culturali e sociologiche alla base di questi conflitti si sono consolidate negli anni. L’Iran è un paese islamico sciita che viene considerato da Israele come “nemico sionista”. Questo perché vale lo stesso principio che applica alla Palestina. Per Israele l’Iran non ha diritto di esistere. Lo stato ebraico reputa l’antica Persia una minaccia per la sua stessa esistenza, per via dei suoi legami con gruppi armati dichiaratamente antisemiti.
Alla luce dei fatti la situazione è incredibilmente tesa, Israele ha dichiarato apertamente che le operazioni militari continueranno per il tempo che reputerà necessario per neutralizzare i nemici. L’Iran promette una risposta equipollente senza specificare la natura e l’intensità degli interventi militari. Ovviamente, le ripercussioni internazionali di questo conflitto potrebbero essere catastrofiche. La grande paura è che il conflitto si espanda su scala più ampia coinvolgendo altre nazioni. Sarebbe necessario un intervento diplomatico granitico per porre dei confini a questa corsa alla distruzione dei nemici che sta assolutamente mettendo a rischio la pace mondiale.