Pagamenti F24, ti fanno pagare due volte senza che te ne accorgi: non usare mai più questo codice | Risparmi fino a 1.320€

In un periodo così delicato per gli italiani si torna a parlare nuovamente dei pagamenti F24. Sulla base di questa motivazione, presta moltissima attenzione a questo cavillo: potresti rischiare di pagare due volte la stessa tassa senza nemmeno accorgertene.
Non è la prima volta che affrontiamo il tema delle tasse che gli italiani devono versare in questo periodo dell’anno, considerando la dichiarazione dei redditi e altre scadenze importanti.
In questo contesto rientrano anche le tasse legate alle attività imprenditoriali, come nel caso del modello F24, ma anche di altri tributi a cui bisogna prestare la dovuta attenzione.
Proprio in questo ambito, spesso viene commesso un errore molto grave, che può portare a pagare due volte la stessa tassa, e nessuno lo segnala. Per questo ti conviene controllare ogni dettaglio con cura.
Sulla base di ciò, dunque, è fondamentale intervenire tempestivamente per evitare di perdere inutilmente una somma di denaro.
Pagamenti F24: attenzione a queste tasse
Quando si parla del modello F24, così come degli altri tributi dovuti durante l’anno, bisogna prestare molta attenzione al codice tributo 2003, ovvero il saldo IRES. Stiamo parlando dell’Imposta sul Reddito delle Società, regolata dall’articolo 72 del D.P.R. 917 del 1986.
Il saldo viene generalmente calcolato sottraendo dalla prima rata la seconda rata dell’acconto già versato in precedenza. Inoltre, il credito IRES può essere utilizzato come compensazione o richiesto a rimborso. Tuttavia, tutto ciò è valido solo se viene indicato anche nel modello F24, per effettuare il pagamento dei crediti in compensazione.

Solo così puoi risparmiare 1.320 €
Ti conviene consultare il tuo commercialista di fiducia, considerando che il codice tributo 2003 deve essere versato da società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata, cooperative, mutue assicurazioni, società europee e cooperative europee con sede in Italia. Questo codice spetta anche ad enti pubblici e privati residenti in Italia, come consorzi, trust, organismi di investimento collettivo e di risparmio, società e enti di ogni tipo non residenti in Italia per i soli redditi prodotti in Italia.
Come riporta anche Money.it, queste società devono versare la prima rata pari al 40% della somma entro il 30 giugno, il 60% entro il 30 novembre e il saldo del 30% nell’anno successivo, calcolando l’utile effettivo realizzato.
Infine, ma non meno importante, i codici tributo da indicare nel modello F24 nella sezione “Erario” sono i seguenti: 2004 per il primo acconto, 2005 per il secondo acconto e 2006 per il saldo.