Cozze inquinate, la rabbia del mitilicoltori: “Dateci i risultati”
TARANTO – Rabbia, sconforto e un grande senso di impotenza. Erano questi i sentimenti prevalenti tra i mitilicoltori del primo seno di Mar Piccolo che ieri mattina si sono nuovamente radunati davanti a Palazzo di Città. Per loro è quasi impossibile digerire i risultati giunti ieri mattina dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo che certificano valori di diossine e pcb ben al di sopra dei limiti di legge (6,5 picogrammi al grammo). Una notizia che hanno appreso senza ricevere comunicazione dai canali ufficiali.
«Vogliamo conoscere tutti i dati – hanno detto mentre tenevano l’ennesimo sit-in – certe notizie non possono arrivarci per vie traverse». Per tutta la mattinata hanno vanamente atteso un incontro con il sindaco Stefàno. Dopo essersi rivolti al Capo di Gabinetto Licciardello sono riusciti ad entrare in possesso della copia conforme degli esiti trasmessi da Teramo. «E’ un verbale incomprensibile – è stato l’immediato commento di Egidio D’Ippolito davanti a quella trafila di numeri – non si capisce neanche dove sono stati effettuati i prelievi. Ci devono indicare tutte le coordinate, le zone inquinate devono essere circoscritte».
Da qui la decisione di spostarsi in blocco all’ospedale Testa per chiedere lumi al dottor Teodoro Ripa, responsabile dei Servizi Veterinari della Asl. «Ci hanno chiesto di tornare domani mattina (oggi per chi legge, ndr) – ha fatto sapere Emilio Palumbo, responsabile locale dell’Agci Pesca – i veterinari hanno assicurato che ci daranno i risultati in una forma più comprensibile».
Tra gli operatori ittici la tensione è ormai alle stelle. Dopo aver coltivato per mesi la speranza di vendere almeno la produzione del 2012, dovranno vedere distrutto un altro anno di lavoro. Il rammarico è sempre lo stesso: «Perché si è perso tanto tempo per trasferire il novellame in Mar Grande? Ancora oggi non è neanche avvenuta la delimitazione delle nuove aree. Eppure la produzione di quest’anno si sarebbe potuta salvare».
Ora l’attenzione è puntata verso la riunione del tavolo tecnico regionale convocata per venerdì mattina a Bari. Ancora una volta si riuniranno intorno allo stesso tavolo tutti gli enti interessati: dal Cnr all’Arpa, dal Ministero dell’Ambiente all’Asl. E’ facile intuire su cosa si concentrerà il vertice: la bonifica del primo seno di Mar Piccolo. D’altronde il rappresentante della Regione, durante l’ultimo incontro, aveva già indicato il percorso da seguire se le analisi di maggio fossero andate male.
«Ancora una volta non siamo stati convocati – ha attaccato Palumbo – nella sede della Regione parleranno dei problemi dei mitilicoltori ionici senza sentire la loro voce. E poi – ha aggiunto – come si fa a parlare di bonifica se prima non si procede alla messa in sicurezza e quindi al blocco delle fonti inquinanti? Una cosa è certa: dal primo seno del Mar Piccolo non toglieremo neanche un galleggiante».
Alessandra Congedo
