Porto di Taranto, entro il 10 febbraio i decreti per i dragaggi?

Per lui , i sindacati confederali hanno chiesto “l’ampliamento dei poteri e delle prerogative a tutte le opere e agli interventi infrastrutturali necessari per l’ampliamento del porto di Taranto”. Questo, rilevano Cgil, Cisl e Uil, “consentirebbe una semplificazione e, nel contempo, un’accelerazione delle imponenti procedure amministrative previste”. Il modello da seguire e’ quello del commissario straordinario per l’Ilva.
“L’adozione di un provvedimento di tale natura – dicono le organizzazioni confederali – andrebbe peraltro a incidere in maniera ancora piu’ significativa su quelle garanzie circa il rispetto dei cronoprogrammi che i soggetti privati invocano prima e pretendono poi per portare a compimento i programmi di investimento posti a loro carico”. In relazione a quanto e’ in programma per il molo polisettoriale e alla nuova diga foranea, entrambe affidati alla progettazione del concessionario della stessa banchina, cioe’ Taranto Container Terminal, e’ stato evidenziato nell’incontro come “le maggiori criticita’” si concentrino “nel rispetto del nuovo termine fissato (31 dicembre 2015) per acquisire la piena operativita’ della banchina con i fondali dragati a 16,50 metri”.
Fonte: Agi
