L’Olanda chiede il rilascio degli attivisti di Greenpeace arrestati in Russia

La Federazione russa non era presente all’udienza di oggi e la seduta si è conclusa con l’arringa del governo olandese. L’Olanda ora risponderà per iscritto alle domande del Tribunale entro domani. La data presunta per la decisione sulla concessione delle misure provvisorie – dissequestro nave e rilascio degli Arctic30 – è venerdì 22 novembre. La decisione del governo russo di non presentarsi all’udienza è contraria all’impegno precedentemente preso con il Tribunale. La Russia non è formalmente obbligata a partecipare all’udienza, ma deve rispettare ogni decisione che verrà presa.
“Le autorità russe vogliono mettere in carcere 30 uomini e donne per anni perché due climber hanno tentato pacificamente di appendere un piccolo striscione giallo su un lato di una piattaforma petrolifera di 500 mila tonnellate. Ci aspettiamo che il Tribunale ordini il rilascio degli Arctic30, in attesa della conclusione del caso giudiziario che l’Olanda ha sollevato contro la Russia” ha commentato Kumi Naidoo, direttore esecutivo di Greenpeace International.
