Impatti sanitari del carbone: nuovo rapporto di Greenpeace

Greenpeace chiede all’Unione Europea di fissare nuovi obiettivi vincolanti di sviluppo delle rinnovabili (45%), di abbattimento dei gas serra (55%) e di efficienza energetica per il 2030. E di porre fine all’”età del carbone” al più tardi entro il 2040. Gli scenari energetici di Greenpeace (già adottati dall’IPCC) dimostrano come, per garantire i fabbisogni energetici europei, non serva costruire nuove centrali a carbone. Piuttosto, con lo sviluppo delle fonti rinnovabili e il risparmio energetico garantito da serie misure di efficientamento, è possibile cominciare sin d’ora a chiudere le centrali a carbone più vecchie e inquinanti. Questa prospettiva è stata confermata perfino dall’IEA (International Energy Agency), che chiede all’Europa di iniziare presto il phase-out del carbone.
Info: www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2013/clima/Killer_silenziosi.pdf;
www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2013/clima/Killer_silenziosi_infografica.pdf;www.greenpeace.org/italy/Global/italy/report/2013/clima/carbone-scheda-numeri-giugno-13.pdf;andrea.boraschi@greenpeace.org
