Zohran Mamdani, il sindaco che sfida Trump | New York ora ha il suo primo leader musulmano

Nuovo sindaco di New York
Zohran Mamdani sindaco di New York – Wikipedia – InchiostroVerde.it

Un voto che riscrive la storia americana e tutto comincia dalla città New York che ha deciso di cambiare volto.

Zohran Mamdani, 34 anni, è stato eletto 111° sindaco della Grande Mela. Il candidato democratico, che si definisce “socialista democratico”, è il primo musulmano e il primo newyorchese di origini sudasiatiche a guidare la città.

Con il 50% dei voti, Mamdani ha superato Andrew Cuomo (42%) e il repubblicano Curtis Sliwa (7%), in un’elezione con un’affluenza record: oltre due milioni di cittadini, la più alta dal 1969.

Sul palco della vittoria, a Brooklyn, accanto alla moglie Rama Duwaji e ai genitori  il neo-sindaco ha annunciato “l’inizio di una nuova era per New York, con un governo che aiuta tutti”.

Molto deciso nelle sue dichiarazioni: “Sono musulmano, sono un socialista democratico e non mi scuserò per questo”.

Dal Bronx ai vertici del potere: il percorso del sindaco

Nato nel 1991 a Kampala, in Uganda, Mamdani è arrivato a New York all’età di sette anni. Cresciuto nel Bronx, ha frequentato la Bronx High School of Science e poi il Bowdoin College nel Maine, dove ha studiato Studi Africani. Ha intrapreso il suo percorso politico nel 2017 con i Democratic Socialists of America.

Da qui ha rapidamente conquistato consenso tra i giovani e le comunità di immigrati, fino ad imporsi alle primarie democratiche del 2025. Il suo programma, incentrato su giustizia sociale, diritto alla casa e parità economica, è stato definito “il più ambizioso dai tempi di Fiorello La Guardia”. Mamdani ha promesso di combattere ogni forma di discriminazione, dall’islamofobia all’antisemitismo, riaffermando l’identità cosmopolita della città.

New York sindaco
L’America che sarà – istockphoto – InchiostroVerde.it

L’attacco di Trump e la risposta del nuovo sindaco

La vittoria di Mamdani ha scatenato la reazione del presidente Donald Trump, che su Truth ha attribuito la sconfitta dei Repubblicani “all’assenza del suo nome sulla scheda elettorale”. Nei giorni precedenti, il Tycoon aveva persino minacciato di tagliare fondi federali a New York in caso di vittoria del democratico.

Mamdani non si è lasciato intimorire, ha rivolto al presidente un messaggio molto chiaro: “Trump, alza il volume. New York è una città di immigrati, supportata da immigrati e, da oggi, guidata da un immigrato.” Queste parole sembrano una dichiarazione di intenti, il nuovo sindaco ha promesso di difendere la città da ogni tentativo di divisione. “Per arrivare a uno di noi dovranno passare attraverso tutti noi.” New York, ancora una volta, si conferma la città più lungimirante e specchio dell’America che deve essere.