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Una donna ha usato ChatGPT al posto di un avvocato e ha vinto in tribunale

Intelligenza artificiale al posto dell’avvocato – Pixabay – InchiostroVerde.it

Ha usato ChatGPT al posto dell’avvocato e ha vinto: il caso che fa discutere la giustizia americana. Possibile che sia reale?

La signora Lynn White ha ricevuto un ordine di sfratto per un debito complessivo di oltre 70.000 dollari. Senza risorse economiche per pagare un avvocato, ha deciso di difendersi da sola in giudizio.

Nulla di strano, perché il diritto americano lo permette, ma la peculiarità di questo caso potrebbe creare uno strano precedente. Lynn, infatti, si è affidata a ChatGPT, per preparare la propria difesa.

Il risultato è stato sorprendente: Lynn è riuscita a vincere, ottenendo l’annullamento delle sanzioni e degli affitti arretrati. Un risultato incredibile.

Secondo quanto riportato da NBC News, la donna ha chiesto al chatbot di “fingere di essere un professore di legge di Harvard” e di sottoporre le sue argomentazioni fino a renderle inattaccabili. In aula, la strategia ha funzionato. Le sue argomentazioni sono risultate così solide da convincere la corte.

Un successo pieno di rischi

Bisogna capire che questo singolare caso è un’eccezione in un contesto in cui l’uso dell’intelligenza artificiale non può assolutamente essere ancora a questo livello. Diversi episodi hanno mostrato quanto sia facile per un chatbot generare errori o inventare casi giuridici inesistenti.

Ad esempio nel 2023, un avvocato di New York presentò un ricorso contenente 21 precedenti legali completamente inventati da un sistema di IA. Il giudice definì l’episodio “un capitolo inglorioso” nella storia del diritto contemporaneo. Un bot non ha le capacità di concepire un pensiero complesso come quello della mente umana. Sarebbe sbagliato far passare il messaggio contrario.

L’intelligenza artificiale non è affidabile – Pixabay – InchiostroVerde.it

Tra rivoluzione e cautela: la giustizia nell’era dell’IA

La vicenda di Lynn White solleva interrogativi significativi sul futuro dell’accesso alla giustizia. Con i costi legali in aumento, sempre più cittadini americani potrebbero decidere di rappresentarsi da soli senza nemmeno un avvocato d’ufficio. Troppi iniziano a considerare l’AI come un aiuto possibile in campi per essa inadeguati. Alcune persone dialogano come se fosse uno psichiatra, un commercialista o un medico.

Un eccesso di fiducia nei confronti di un bot che non è in grado di sostituire un professionista. Il caso di Lynn White resta, per ora, un’eccezione fortunata, come vincere alla Lotteria. Purtroppo è anche un segnale che il rapporto tra persone e tecnologia sta cambiando più velocemente di quanto si potesse immaginare. Diverso è sfruttarla come aiuto enciclopedico, ma non si può affidare la propria vita ad un’applicazione.

Ilaria Lando

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