Allarme influenza | Il vaccino è l’arma che permette di evitare eventuali complicazioni

Influenza 2025
Influenza in arrivo – istockphoto – InchiostroVerde.it

L’influenza arriva dall’Oriente ed è aggressiva. L’Italia deve affrettarsi con una campagna vaccinale massiva prima del picco.

Si è appreso recentemente che il Giappone sta fronteggiando un’epidemia influenzale. Il virus si è presentato precocemente sulla stagione e in modo aggressivo.

Ovviamente l’Ue monitora i casi e segue gli adeguati protocolli appresi dopo il 2020 tragico. Si sa che i contagi sono in forte aumento nel Paese asiatico e c’è stata la chiusura di numerosi istituti scolastici.

La causa di questa influenza è la  circolazione del ceppo A (H3N2), noto per la sua aggressività, che solleva timori su una possibile diffusione anticipata anche in Europa.

Un influenza anzi tempo ha sorpreso gli esperti e rappresenta un campanello d’allarme per le autorità sanitarie italiane, impegnate a promuovere una campagna vaccinale tempestiva ed estesa.

Cosa dice il Ministero della Salute

Il Ministero della Salute ha infatti emanato, le nuove linee guida per la stagione influenzale 2025-2026. Il documento raccomanda la somministrazione del vaccino a partire dal mese di ottobre, con particolare attenzione alle categorie fragili: anziani, soggetti con patologie croniche, donne in gravidanza, bambini sopra i sei mesi e operatori sanitari.

La vaccinazione viene considerata la prima linea di difesa non solo contro la malattia in sé, ma anche contro le sue potenziali complicanze, che nei soggetti vulnerabili possono sfociare in quadri clinici severi. L’invito è esteso anche a tutti coloro che, per motivi professionali o familiari, sono a stretto contatto con persone a rischio.

Campagna vaccinale 2025
L’importanza del vaccino – istockphoto – InchiostroVerde.it

Quando è giusto vaccinarsi

Alla luce di quanto è emerso, la necessità di anticipare la protezione vaccinale assume un peso ancora maggiore. Se la circolazione del virus dovesse effettivamente avviarsi in Italia prima del consueto periodo di picco (generalmente tra dicembre e gennaio), aver completato la vaccinazione entro la fine di novembre rappresenterebbe una scelta prudente. E’ importante ricordare che il vaccino impiega circa due settimane per indurre una risposta immunitaria efficace. Inoltre, le autorità sanitarie precisano che anche una vaccinazione tardiva, pur non ottimale, può offrire benefici con una copertura immunitaria parziale.

In un contesto in cui la convivenza tra virus influenzali, COVID-19 e altri patogeni respiratori è diventata la quotidianità, il ricorso alla profilassi vaccinale assume una dimensione di responsabilità collettiva. Oltre alla vaccinazione, restano fondamentali comportamenti preventivi assimilati in pandemia. Dovete curare l’igiene delle mani, utilizzare la mascherina in luoghi affollati o in presenza di sintomi e dare corretta ventilazione agli ambienti chiusi. L’esperienza del tragico 2020 ha insegnato che la preparazione è la miglior difesa.