Parcheggio auto nel condominio: da Novembre è rivoluzione, la Cassazione svela la verità I Sciolto ogni dubbio, ecco chi ha ragione

La Corte di Cassazione ha sciolto ogni dubbio sul parcheggiare l’auto in condominio: da novembre cambia tutto e dovrai cambiare abitudini anche tu.
Così come abbiamo avuto modo di spiegare anche in occasione della pubblicazione di articoli precedenti, nel momento in cui facciamo riferimento alla vita in condominio stiamo comunque parlando di una branca importante della giurisprudenza italiana.
Nel corso degli anni, infatti, sono state messe in atto delle vere e proprie battaglie legali intrattenute nei tribunali che hanno dato vita a nuove leggi e regolamentazioni per quanto riguarda proprio i condomini.
Un esempio pratico e lampante per capire quanto stiamo dicendo, poi, è rappresentato proprio dalla recente sentenza della Corte di Cassazione, la quale è intervenuta su argomenti di basilare interesse per i cittadini e in relazione ai parcheggi.
A quanto pare, molti di noi hanno messo in atto un’abitudine che possiamo definire errata, motivo per cui saremo costretti a cambiare radicalmente direzione.
Parcheggi nei condomini: questa volta interviene anche la Corte di Cassazione
Ebbene sì, immaginate di vivere in condominio e di avere un garage che ha l’ingresso nel cortile, definito un’area comune. L’abitudine di molti è quella di prendere la propria auto che magari non va parcheggiata all’interno del box immediatamente, ma di sostarla davanti al proprio garage, sentendosi assolutamente in diritto di farlo.
E se vi dicessimo che non è affatto così? A quanto pare, questo è il caso che si è disputato recentemente in tribunale e che ha portato alla sentenza numero 25227, emessa il 15 settembre 2025 dalla Corte di Cassazione, citata anche dal portale web Sardegnainblog.it. Ecco di cosa si tratta nello specifico e perché, con i parcheggi, abbiamo sempre sbagliato soprattutto nelle aree comuni del condominio.
Qui non puoi parcheggiare: la legge è chiara, lo dice anche la Corte Suprema
In particolar modo, dunque, il sito citato precedentemente ci fa sapere che con la sentenza 25227 è stata chiarita una disputa molto importante che riguarda la vita in condominio. Nel caso citato, la proprietaria di un box auto rivendicava il diritto ereditato di sostare stabilmente davanti al proprio garage, il quale si trovava appunto nelle aree comuni del condominio. In questo modo, dunque, veniva imposta una servitù, ma in realtà non si fa riferimento a un vincolo permanente in una proprietà che collettivamente appartiene a tutti i condomini.
Ambito sul quale interviene anche l’articolo 1108 del Codice Civile, al comma tre, che fa riferimento a una regola molto ferrea. Infatti, per poter esercitare questo diritto si deve avere il consenso di tutti i condomini in modo unanime e questo deve essere formalizzato non verbalmente ma per iscritto.
Ecco perché la Corte di Cassazione ricorda che il diritto esclusivo a tale parcheggio nelle aree comuni condominiali sostanzialmente non esiste, a meno che, appunto, non venga formalizzato durante un’assemblea condominiale e quindi messo a verbale.