Segregata in casa per 27 lunghissimi anni | Una storia tremenda piena di dolore

La donna segregata in Polonia
La triste storia di Mirella – istockphoto – InchiostroVerde.it

Segregata per 27 anni nella propria casa. Il caso della povera “Mirella” sconvolge la Polonia e il mondo intero.

Una storia che sembra uscita da un terribile film dell’orrore arriva dalla Polonia. Sul web è rimbalzata ovunque la notizia di una donna a cui è stato dato il nome fittizio di “Mirella”.

Dalle fonti emerge che è stata tenuta lontana dal mondo esterno fin dall’adolescenza e ora la donna ha 42 anni .

Isolata da tutto il mondo è stata ritrovata in condizioni drammatiche. Un’indagine ancora aperta solleva interrogativi profondi sul ruolo della famiglia, delle istituzioni e della società che avrebbero dovuto tutelarla.

La povera Mirella sarebbe rimasta segregata all’interno della propria abitazione per quasi tre decenni, presumibilmente per volontà dei genitori, per motivi che devono essere ovviamente chiariti.

Una storia di segregazione

I fatti sono venuti alla luce lo scorso 29 luglio, quando la polizia è intervenuta in un appartamento a Świętochłowice, nel sud della Polonia, a seguito di una segnalazione per una lite domestica. All’arrivo degli agenti, la scena che si è presentata è stata sconcertante: la donna, visibilmente denutrita, mostrava gravi segni di trascuratezza fisica, ferite evidenti agli arti inferiori, gonfiori e abiti in pessime condizioni.

Immediatamente trasferita in ospedale, Mirella è stata affidata alle cure mediche e psichiatriche. Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, avrebbe interrotto ogni contatto con il mondo esterno all’età di 15 anni. I genitori avrebbero fornito spiegazioni vaghe, sostenendo con i vicini che la figlia fosse tornata dai genitori biologici o che si fosse trasferita.

Polonia donna segregata
Segregata in casa per 27 anni – Pixabay – InchiostroVerde.it

Due genitori terribili sotto accusa

La polizia ha avviato un procedimento ex art. 207 c.p polacco, per maltrattamenti in ambito familiare. Tuttavia, al momento nessuna accusa formale è stata presentata e le indagini sono attualmente in pieno svolgimento. Gli inquirenti stanno raccogliendo documenti, testimonianze e prove per ricostruire quanto accaduto nell’arco di 27 anni. Il caso apre interrogativi su come sia possibile sparire in questo modo senza destare allarme. Ai tempi la ragazza frequentava una scuola, aveva amici e il lassismo delle istituzioni è gravissimo, se si sono accontentati delle spiegazioni deboli dei genitori.

Attualmente Mirella si trova in un luogo protetto, seguita da specialisti. Il suo percorso di recupero, fisico e psicologico, sarà lungo e complesso. La sua vicenda, tuttavia, rappresenta un monito potente sulla necessità di vigilanza, responsabilità collettiva e intervento tempestivo. In attesa di ulteriori sviluppi giudiziari, il caso deve far assolutamente riflettere sul problema dell’indifferenza.