Euphoria – Art is in the Air: un’analisi tecnica dell’arte immersiva a Milano

Euphoria a Milano
Euphoria Art-is-in-the-Air – Instagram – InchiostroVerde.it

A Milano avete l’opportunità unica di godere di un’installazione immersiva unica nel suo genere un’evento imperdibile e incredibile.

Dal 18 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026, l’Area Milano Sesto ospiterà la mostra “Euphoria – Art is in the Air”. Questo è un evento promosso dal Balloon Museum che si prefigge di essere un’innovativa sperimentazione nel panorama dell’arte contemporanea immersiva.

L’esposizione propone un utilizzo avanzato di materiali e tecnologie per trasformare l’aria, l’elemento tradizionalmente impalpabile, in un mezzo artistico molto potente.

Il tutto tramite installazioni gonfiabili, giochi di luce e opere interattive per ricreare un’ atmosfera incredibile.

Se avete la possibilità di andare a questa mostra molto peculiare, ne uscirete con un background emotivo incredibilmente arricchito.

Un’arte innovativa creata da menti all’avanguardia

Dal punto di vista tecnico, le opere esposte si avvalgono di sofisticate tecniche di ingegneria pneumatica e di sistemi di illuminazione LED a basso consumo energetico. Questi dispositivi sono integrati con algoritmi di interazione digitale, che permettono alle installazioni di modificare forma, luminosità e comportamento.

Il tutto avviene in risposta ai movimenti e alla presenza dei visitatori, realizzando così un feedback sensoriale in tempo reale. Le sculture gonfiabili, realizzate con materiali plastici tecnici ad alta resistenza e trasparenza calibrata, assicurano stabilità strutturale pur mantenendo leggerezza e adattabilità.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Balloon Museum (@balloon_museum)

Qualche esempio per comprendere questa mostra

Un esempio è rappresentato dall’opera “10 Agosto” del collettivo Hyperstudio: un sistema di altalene sospese e illuminate da LED, programmato per sincronizzarsi con i movimenti degli utenti e generare pattern luminosi dinamici. Questa installazione integra principi di cinetica, elettronica e design interattivo, configurandosi come un ambiente partecipativo e immersivo. Analogamente, “Follow Me, I Think I Know the Way” di Camille Walala consiste in un labirinto gonfiabile modulare, caratterizzato da colori saturi e geometrie variabili, che induce effetti percettivi e spaziali differenti durante la fruizione.

Le opere di A.A. Murakami, in particolare “New Spring”, utilizzano tecnologie ambientali come nebulizzazione a ultrasuoni e generazione di bolle per creare atmosfere fugaci con il focus sulla transitorietà e memoria. Questa integrazione di effetti atmosferici rappresenta un’ulteriore complessità progettuale, combinando dimensioni visive e tattili. Il contesto urbano dell’installazione, funge da palco ideale per queste sperimentazioni. L’interazione tra arte contemporanea, innovazione tecnologica e spazi pubblici ibridi contribuisce a definire nuove modalità di fruizione culturale e di relazione tra opere e pubblico. Una perla rara nel campo delle installazioni che coniuga ingegneria, tecnologia digitale e ricerca estetica, proponendo un modello innovativo nel connubio delle installazioni artistiche e dello spettatore.