Ha lavorato una vita, ma vive in un furgone | La storia vera dietro il film Nomadland

Una donna, una pensione insufficiente e una scelta estrema: abbandonare tutto per vivere on the road. La storia che ha ispirato Nomadland.
C’è una donna incredibile al mondo. Il suo nome è Linda May, la nomade che ha ispirato un film da Oscar e la sua storia va raccontata.
Per comprenderla dovete pensare a cosa può succedere quando una persona lavora onestamente tutta la vita e poi, arrivata alla pensione, si ritrova senza un tetto e senza nulla.
Questo è successo a Linda May, la donna che ha ispirato il film Nomadland. Dopo decenni di lavori umili e mal pagati Linda sperava in una vecchiaia serena dopo tante fatiche.
Invece, si è trovata con una pensione troppo bassa per avere una vita dignitosa. Non era nemmeno in grado di pagare l’affitto e questo potrebbe piegare molte persone.
La forza di una donna
A quel punto, ha fatto una scelta radicale: ha venduto tutto, comprato un vecchio camper e si è messa in viaggio. Non per turismo, ma per sopravvivere. Con coraggio e dignità, è diventata parte di una comunità sempre più numerosa negli Stati Uniti: quella dei nomadi moderni, persone costrette a vivere sulla strada, cercando lavori stagionali per poter sopravvivere.
La storia di Linda è diventata il fulcro del libro-inchiesta di Jessica Bruder, Nomadland: Surviving America in the Twenty-First Century, da cui è tratto l’omonimo film vincitore di tre Oscar.
Linda May il coraggio di resistere
Nel film, Linda May interpreta sé stessa, portando sullo schermo la propria realtà con una forza che nessun attore avrebbe potuto simulare. La vediamo affrontare turni massacranti nei magazzini Amazon (dove esiste davvero un programma per camperisti, chiamato CamperForce), oppure nei campeggi dove lavora come custode. Ma quello che commuove di più è il suo sogno: costruire una Earthship, una casa ecosostenibile nel deserto, fatta con materiali riciclati. Un piccolo angolo di pace, dopo una vita di fatica.
Linda May è il volto di una nuova generazione di invisibili: donne e uomini che, pur avendo sempre lavorato, sono stati dimenticati dal sistema. La sua storia pone l’accento su temi profondi: il valore del lavoro, la fragilità delle pensioni, il sogno americano in frantumi. Linda poteva essere una vittima del sistema, ma ha saputo reinventarsi e trovare una famiglia ai margini capaci di non arrendersi mai. Linda insegna che la vera forza sta nel non perdere sé stessi, anche quando si perde tutto il resto.