“Semaforo verde NON vuol dire via libera”: ufficiale, arriva il nuovo colore I Impara la nuova regola o ti insegue la volante e ti multa

Prestate moltissima attenzione quando vi trovate nei pressi del semaforo: verde non vuol dire avere via libera per poter passare… anzi, proprio in quel momento dovete prestare maggiore attenzione.
Nel corso dei mesi abbiamo avuto modo di parlare ampiamente delle nuove direttive introdotte dal Codice della Strada in Italia, che ha portato una lunga serie di cambiamenti volti a disciplinare la condotta dei cittadini, sia alla guida dei propri mezzi che a piedi.
Un esempio pratico lampante per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato dall’obbligo di attraversare in determinate aree cittadine utilizzando le strisce pedonali. Qui, infatti, si ha un via libera prioritario per poter procedere in totale sicurezza.
Anche le auto, dunque, dovranno fermarsi e dare precedenza al pedone, tenendo conto però delle condizioni di sicurezza personale alle quali la norma fa riferimento.
Al tempo stesso, però, la condotta dei pedoni viene regolata anche dai semafori, esattamente come accade per le automobili. Ogni colore indica se possiamo fermarci, proseguire oppure prestare attenzione. Ben presto, però, in questo senso potrebbe cambiare davvero tutto.
Semaforo verde non vuol dire via libera: cittadini nel caos
Ebbene sì, come abbiamo spiegato in precedenza, la condotta degli automobilisti è cambiata sensibilmente negli ultimi mesi, ma si tratta di un processo già avviato in tempi non sospetti dal governo Meloni, al quale avevano lavorato anche le precedenti amministrazioni.
Sulla base di tale motivazione, infatti, è passata sotto la lente d’ingrandimento anche la condotta dei pedoni, i quali non mettono in pericolo solo se stessi ma anche chi li circonda. Ecco perché il semaforo diventa un punto di riferimento al quale bisogna prestare moltissima attenzione, molto più di quanto possiamo immaginare. I colori, oggetto persino di discussione governativa durante il secolo scorso, hanno stabilito che i tre segnali rimanessero invariati: rosso per fermarsi e indicare pericolo, giallo per segnalare allarme e verde per dare il via libera, quindi sicurezza. Ma cosa accadrebbe se i colori venissero modificati?
Attenzione al semaforo: questo colore non ti dà il via libera
I colori del semaforo, come detto precedentemente, così come ricorda il sito mobilitasostenibile.it, sono stati definiti anche nella Convenzione di Vienna, alla quale l’Italia ha aderito, stabilendo il verde come colore universale per il via libera, sia pedonale che automobilistico. Avere una codifica comune dei colori significa permettere ai cittadini di avere gli stessi punti di riferimento in qualunque parte del mondo si trovino.
Eppure, la tradizione giapponese e i relativi codici della strada prevedevano un utilizzo diverso: al posto del verde veniva impiegato il blu. Con la Convenzione di Ginevra si è poi scelto di adottare una tonalità tendente al verde, che potesse avvicinarsi il più possibile agli standard internazionali. Ancora oggi, però, in alcune città giapponesi i semafori presentano una luce blu, motivo per cui ci si può trovare in difficoltà a orientarsi.