Israele attacca la Flotilla | Le piazze si scaldano e devono costringere il Governo Italiano a prendere decisioni

Crisi conclamata del diritto internazionale in atto. Israele attacca la Flotilla, è il momento che la politica ascolti la gente.
La Flotilla è stata abbordata da navi militari israeliane a meno di 70 miglia da Gaza. Sono al momento 21 le imbarcazioni che risultano intercettate dalla marina israeliana: su 44 barche della missione, 23 sono ancora in navigazione verso Gaza.
Il ministra Tajani abbandonando la politica reticente, che l’Italia solo fino a ieri sosteneva, ha accettato il fatto che il paese è pronto a valutare le sanzioni nei confronti di Israele.
Quella che è stata compiuta è una grave violazione del diritto internazionale, anzi persino in un ipotetico scenario bellico il diritto militare di guerra permette l’arrivo di aiuti.
Il blocco della Flottila è un messaggio fortissimo da parte di Israele, che sottolinea il fatto che non intende fermare il genocidio in Palestina.
Blocco Flottilla
“Al momento sarebbero 22 gli italiani fermati. Continuiamo a monitorare la situazione. Su mie istruzioni, il Consolato a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme assisteranno tutti gli italiani, sia al porto sia nelle procedure di rimpatrio. Già da questa notte i due Consolati sono in contatto con i legali dei cittadini italiani imbarcati. Secondo le informazioni disponibili, raccolte attraverso l’Unità di Crisi, che sta seguendo passo dopo passo la situazione, tutti i nostri connazionali sono in buone condizioni”.
Queste le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Camera parlando degli attivisti italiani della Flotilla che ora sono nelle mani degli israeliani. Già da domani ci saranno le partenze dei primi italiani fermati.
Gaza non è Hamas sottolinea Tajani
Le barche che non hanno subito il fermo continuano la navigazione e hanno aumentato la velocità per raggiungere più celermente le coste gazawe. Al momento non si sa se gli aiuti umanitari rinvenuti siano stati distribuiti. Se fossero conservati a Rafah, ad esempio, sarebbe uno spreco di beni di aiuto e si auspica che vengano offerti alla popolazione palestinese.
Domani 3 ottobre la Cgil annuncia lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata, ”in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza”. L’annuncio del sindacato arriva dopo le news relative all’abbordaggio da parte di militari di Israele, che hanno iniziato a bloccare le imbarcazioni dirette verso Gaza. Anche gli studenti fanno udire la loro voce, l’Università Statale di Milano è stata occupata dagli studenti Pro-Pal. Quello che serve ora è che il Governo Italiano sia proattivo.