“Sei disabile? Non importa: lì non parcheggi”: mazzata contro la civiltà, diritti calpestati I Costretti a ricorre al TAR

Non importa se sei una persona con disabilità: il Comune ha deciso che in queste zone non puoi parcheggiare… La sentenza del Tar lascia tutti sgomenti.
Nel corso degli anni si è lavorato attivamente in tutte le città italiane per fare in modo che la viabilità stradale potesse agevolare i cittadini, mantenendo sempre alta la sicurezza.
In questo contesto rientrano anche i parcheggi. Sappiamo già che all’interno delle aree comunali vi sono parcheggi a pagamento gestiti da società terze in appalto al Comune, strisce bianche dove è possibile sostare liberamente o con disco orario, strisce gialle e infine quelle riservate ai disabili.
Per quanto riguarda questi ultimi, è bene ricordare che in alcuni casi si tratta soltanto di aree riservate dove l’avente diritto deve esporre il tagliandino sul parabrezza, mentre in altri si parla di posti assegnati in modo personalizzato.
Nello specifico, parliamo dei parcheggi per disabili assegnati tramite numero di protocollo legato alla targa del veicolo e concessi in base a esigenze di mobilità, solitamente il più vicino possibile al domicilio. Un diritto che dovrebbe essere sempre garantito ma che, in un caso recente, era stato negato proprio dal Tar.
Negato parcheggio disabili: il Tar ha deciso
Nelle ultime ore ha fatto molto discutere una notizia pubblicata dal Corriere della Sera: il Tar ha rigettato il ricorso di una cittadina che chiedeva l’assegnazione di un posto auto davanti alla propria abitazione, contrassegnato con le indicazioni per disabili.
Ci troviamo nel comune di Eboli. La vicenda è arrivata fino al Tar ma, nel contenzioso, ad avere la meglio è stata l’amministrazione comunale, che ha stabilito come il parcheggio in questione non potesse essere riservato alla cittadina per diverse motivazioni. Una sentenza che ha lasciato senza parole l’opinione pubblica e sulla quale è intervenuta anche l’Autorità Garante.
Qui non si può parcheggiare: interviene il Consiglio di Stato
Ebbene sì: come riportato dal Corriere della Sera, il Consiglio di Stato, con ordinanza numero 3334 del 2025, ha invece riconosciuto il diritto di sosta personalizzato alla cittadina di Eboli che aveva richiesto la concessione nei pressi della propria abitazione. Trattandosi di una persona in particolari condizioni di vulnerabilità, l’assegnazione della sosta personalizzata deve essere garantita, ribaltando così la precedente sentenza del Tar.
A commentare l’accaduto è stato il presidente dell’Autorità Garante, Maurizio Borgo, con queste parole: “L’intervento del collegio delle autorità ha dato forza a chi, troppo spesso, rischia, se lasciato solo, di non vedersi riconoscere i propri diritti. Questa decisione chiarisce un principio importante: i diritti delle persone con disabilità devono essere garantiti in modo effettivo e non possono essere sacrificati da valutazioni formali o legate a ragioni di contenimento della spesa“.