IMU non pagato, cambia la legge: procedura rigidissima, adesso rischi di perdere tutto se ti beccano

Si torna a parlare nuovamente dell’IMU, una vera e propria spada di Damocle per molti italiani, ma la legge adesso è cambiata, soprattutto se non l’hai pagata devi procedere in questo modo.
Si torna a parlare nuovamente dell’IMU, ovvero la tassa sul possesso di un immobile diverso dalla prima casa.sulla base di tale motivazione, infatti, numerosi italiani sono stati chiamati al pagamento della prima rata già nel mese di giugno, la seconda è avvenuta nel pieno dell’estate e la terza e attesa per fine anno.
Sulla base di tale motivazione, dunque, bisogna affrontare un argomento davvero molto importante, ovvero i casi in cui non è possibile provvedere al pagamento dell’IMU ma ci si vuole rimettere in pari e non solo.
Vi sono anche casi in cui il pagamento della tassa di riferimento può essere contestato perché non in linea con l’immobile sul quale ricade l’IMU, ma bisogna prestare attenzione a tutta la documentazione necessaria per attestare quanto dovuto.
Non hai pagato l’IMU? La legge ormai è cambiata, ecco cosa aspettarsi
Nel momento in cui facciamo riferimento all’IMU, infatti, stiamo pagando di una tassa che sotto determinati aspetti può essere esposto a numerosi cambiamenti.basti pensare che chi ha un immobile diverso dal primo può comunque essere esentato dal pagamento dell’IMU, ovvero quando trasferisce il diritto di proprietà ad una persona che vive stabilmente lì e quindi diventare nuovamente una prima casa
Inoltre, dovete tenere conto anche di fabbricati non abitati dove tutte le utenze sono state staccate, ecc… ovviamente, per ulteriori chiarimenti dovete comunque contattare il vostro comune di riferimento dove si trova l’immobile e capire se rientrate nei casi di esenzione oppure no.
Il tutto non finisce di certo qui, perché dovete anche prestare attenzione ai casi in cui siete in ritardo col pagamento e il Comune stesso può comunque sollecitarvi nel provvedere il prima possibile. Infatti, come fa sapere il sito laleggepertutti.it, in un primo momento il Comune invia un avviso di accertamento entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui si doveva pagare la tassa, in questo caso tenendo conto che siamo nel 2025 facciamo riferimento al 2019.
Quali documenti servono per l’IMU non pagata?
Così come indicato dal sito menzionato precedentemente, nel caso in cui riceviate tale avviso di accertamento si deve procedere con eventuali contestazioni della somma dovuta oltre gli interessi e sanzioni per il ritardo entro 60 giorni dall’avviso ricevuto. Qualora invece il contribuente non abbia pagato nemmeno dopo tale accertamento il Comune dovrà incaricare l’agente della riscossione provvederà a riscuotere in modo coattivo l’importo il quale si occuperà di spedire una cartella di pagamento con ulteriori interessi e sanzioni.
Quando i tempi saranno scaduti ancora una volta si può procedere con un pignoramento di stipendio oppure di pensioni ma anche di beni mobili o immobili, il tutto in misura cautelare a seconda del debito maturato. Infatti, in questi casi ci si può imbattere persino fermo amministrativo sui veicoli del debitore e i ipoteche sugli immobili. In casi come questi, infatti, è sempre consigliabile affidarsi ad un commercialista esperto che vi possa aiutare in tal senso e trovare così una soluzione per procedere al pagamento ed evitare conseguenze spiacevoli.