Il fenomeno dell’ipersessualizzazione dei bambini sta tornando | Scoppia la polemica

Un fenomeno del passato tutto americano è tornato. Si chiama ipersessualizzazione dell’infanzia. Cosa sta accadendo?
War Babies è un cortometraggio “comico” del 1932 diretto da Charles Lamont, con protagonista Shirley Temple e altri bambini di circa sei anni nella parte di marinai che scimmiottano gli adulti.
In questo contesto la piccola Shirley in abiti succinti lavora al Buttermilk Pete’s Café”, dove i bambini ballano, cantano, suonano musica e bevono latte pagando le consumazioni in lecca-lecca.
Shirley Temple interpreta la ballerina Charmaine, che bacia i baby marinai in cambio di lecca- lecca.
L’attrice nella sua biografia descrive questa opera come “un cinico sfruttamento della nostra innocenza infantile”. Un esempio di come in quegli anni lo sfruttamento dell’infanzia ipersessualizzando i bambini fosse comune, ma comunque disagiante.
Il caso sollevato dalla pediatra Carla
La pediatra Carla è molto famosa sui social per esser un punto di riferimento per i genitori, grazie ai suoi consigli e all’ausilio che offre per la cura dei bimbi. Qualche tempo fa ha fatto notare in un video su instagram che stava cercando un costume per la sua bambina ed era impossibile trovarne uno senza il reggiseno imbottito. Ovviamente ha sollevato il problema sul fatto che una bambina non ha assolutamente bisogno di un reggiseno imbottito. Lo scopo di un abbigliamento simile è rendere una bambina sensuale non agli occhi dei coetanei ma degli adulti.
Se analizzato, il mercato dell’infanzia ultimamente per quanto riguarda le bambine, ha creato una tendenza bizzarra per renderle simili alle loro madri. Minigonne molto corte, top che lasciano scoperta la pancia fino ad arrivare a prodotti di make up studiati per loro. Sembra che si stia promuovendo una crescita precoce di bimbe dai sei ai dieci anni.
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Si è creato un canone estetico per compiacere lo sguardo maschile in età prepuberale?
Una cultura che basa il valore delle donne in base al corpo è la colpevole di questo marketing assurdo che negli ultimi anni ha preso piede. Molti brand hanno esagerato con le loro pubblicità e in alcuni paesi hanno ritirato i loro slogan troppo allusivi. H&M in Australia ha ritirato la sua pubblicità per il Back to school molto allusiva con due bimbe delle elementari e lo slogan “ Fai girare la testa con le divise H&M”.
Questo trend vede le preadolescenti invecchiate precocemente con una infanzia rubata per una distorsione del canone estetico di giovinezza come unica età accettabile o donne mature chirurgicamente ringiovanite. Il sostrato maschilista vive, le donne sono valutate solamente se giovani e se belle.