Mangiare pollo non è più sicuro, finisci in terapia intensiva con lo stomaco che sanguina | I medici lanciano l’allarme in queste ore
Scatta un nuovo allarme nel campo alimentare: mangiare poco non è più sicuro come immaginavamo. Il rischio di finire in terapia intensiva con lo stomaco sanguinante è altissimo.
Nel corso degli anni sono stati condotti numerosi studi scientifici che hanno permesso di comprendere come gestire quotidianamente le risorse alimentari a nostra disposizione, come nel caso delle proteine derivanti dalla carne.
Un esempio pratico e lampante di quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dal pollo, che in quanto carne magra viene spesso inserito nelle diete finalizzate alla perdita di peso, ma non solo.
La carne di pollo, infatti, è considerata ideale per chi desidera proteggere la massa magra, cioè la massa muscolare, grazie al contenuto di proteine, vitamine del gruppo B, selenio, fosforo e una quantità ridotta di grassi.
Eppure, questa volta è scattato un allarme generale in relazione alla pericolosità di questo alimento. Un campanello d’allarme che ci invita non solo a ridurne il consumo, ma persino a valutarne l’eliminazione. Ecco cosa sta succedendo.
Mangiare pollo non è più sicuro: si rischia la terapia intensiva
L’allarme è stato lanciato recentemente e riguarda quanto sta accadendo in Italia e non solo. La carne di pollo, da sempre una costante nella dieta di molti, con un consumo settimanale consigliato di circa due porzioni, potrebbe causare problematiche di salute gravi, in particolare a carico del fegato.
A sollevare la questione sono stati gli scienziati dell’IRCCS Saverio De Bellis di Castellana Grotte, in provincia di Bari. I ricercatori hanno condotto uno studio su oltre 4.800 persone, analizzando le loro abitudini alimentari legate al consumo di carne rossa e bianca, con particolare attenzione al pollo. Quello che è emerso è a dir poco preoccupante.
Ecco cosa può succedere se mangi pollo tutti i giorni
Secondo quanto riportato dal portale GreenMe.it, lo studio ha rilevato che il consumo di carne di pollo in porzioni comprese tra 100 e 200 grammi può aumentare considerevolmente il rischio di sviluppare gravi patologie. Nello specifico, si parla di un incremento del 35% del rischio di morte per tumori gastrointestinali, percentuale che può arrivare addirittura al 100% in caso di consumo superiore ai 200 grammi settimanali.
Gli stessi ricercatori, nelle conclusioni pubblicate sulla rivista Nutrients, hanno sottolineato l’importanza di mantenere una dieta varia, integrando diverse fonti proteiche, e hanno dichiarato: “Sono necessari ulteriori studi per confermare i nostri risultati e conoscere meglio gli effetti del pollame lavorato. Riteniamo sia importante approfondire gli effetti a lungo termine di questa categoria di alimenti, la carne bianca, ampiamente consumata dalla popolazione mondiale che, forse erroneamente, la ritiene sana in termini assoluti“.
