Scuole chiuse fino a ottobre, salta tutto il calendario: famiglie in tilt per la nuova proposta | È caos nazionale

Scatta il caos nazionale per quanto riguarda le scuole: non si tornerà tra i banchi a settembre, ma la data di inizio è stata fissata per la fine di ottobre.
Negli ultimi tempi, la scuola è stata al centro di numerosi dibattiti, come dimostrato dalla decisione di molti studenti di rinunciare all’esame orale di maturità, avendo già accumulato i crediti necessari per concludere il proprio percorso scolastico.
E non è tutto. A partire dal nuovo anno scolastico, sono previsti ulteriori cambiamenti che coinvolgeranno le scuole di ogni ordine e grado, dall’infanzia fino alle superiori.
Un esempio lampante è rappresentato dalla proposta recentemente depositata, che prevede l’inizio del nuovo anno scolastico fissato direttamente per la fine di settembre.
Una notizia che ha sconvolto molti genitori, costretti a riorganizzare la propria quotidianità alla fine dell’estate, dato che le scuole rimarranno chiuse fino a ottobre.
Scuole chiuse fino a ottobre: i genitori nel caos
Come già accennato, nelle ultime settimane sono circolate notizie allarmanti riguardo alla riapertura delle scuole in Italia. Un punto chiave di queste novità è il calendario scolastico 2025-2026.
A quanto pare, presto sarà ufficializzata la decisione di posticipare l’inizio dell’anno scolastico direttamente a ottobre, abbandonando la consueta ripresa nella prima metà di settembre. Attualmente, solo alcune regioni hanno confermato il ritorno tra i banchi già a settembre: Trento, Piemonte, Veneto e Valle d’Aosta riprenderanno il 10 settembre, seguite da Friuli Venezia Giulia e Lombardia tra l’11 e il 12 settembre.
Per le altre regioni, Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria, l’inizio delle lezioni è previsto tra il 15 e il 16 settembre… almeno per ora.

Le scuole italiane chiudono i battenti: non si comincia a settembre?
Come riportato dal portale Skuola.net, il sindacato Anief ha annunciato l’intenzione di presentare una nuova proposta: posticipare l’inizio delle lezioni di due o tre settimane nelle zone dove, anche a settembre, si registrano temperature molto elevate.
Nella proposta si sottolineano i possibili effetti positivi di tale spostamento, soprattutto per gli studenti, che potrebbero così affrontare l’anno scolastico in condizioni ambientali più favorevoli. Si ridurrebbe lo stress per alunni e docenti, consentendo una gestione più serena e flessibile delle attività extracurricolari e dei corsi di recupero.
Attualmente nessuna regione ha accolto ufficialmente la proposta del sindacato, dunque, salvo cambiamenti dell’ultima ora, l’inizio delle lezioni resta fissato alle date già annunciate.