“Dopo i 65 all’ospizio, non in strada”: la nuova decisione di Governo toglie la patente anche se stai benissimo | Se ti beccano in giro la multa è da vomito

Le brutte notizie per gli italiani non finiscono mai. È il caso, ad esempio, dei cittadini che hanno già superato i 65 anni: per loro, sembra esserci una sola strada percorribile… vivere in una casa di riposo.
Negli ultimi anni, abbiamo letto numerose notizie che riguardano da vicino i cittadini italiani, in particolare in relazione all’età anagrafica, come nel caso di chi ha già superato i sessant’anni o i sessantacinque.
Un esempio concreto riguarda l’accesso alla pensione: si è cercato di agevolare l’uscita anticipata dal lavoro, ma ad oggi l’età pensionabile rimane fissata a 67 anni per gli uomini e 65 per le donne.
Ma la questione non si ferma qui. Recentemente, infatti, è stata annunciata una nuova decisione da parte del governo che potrebbe cambiare radicalmente la vita di tutti coloro che rientrano nella fascia d’età indicata.
Non si tratta della pensione, bensì di un provvedimento che rischia di limitare fortemente la libertà e l’autonomia degli over 65, come se non fossero più considerati pienamente capaci di intendere e di volere.
Shock per gli italiani: dopo i 65 anni tutti all’ospizio?
Ebbene sì, come già anticipato, la vita per gli italiani over 65 sta cambiando notevolmente. Basti pensare che tra il 2020 e il 2022, questa fascia d’età veniva considerata particolarmente fragile e vulnerabile, tanto da essere sottoposta a periodi di isolamento obbligatorio durante la pandemia di COVID-19.
Ora che la fase più critica è superata, per molti over 65 il presente non appare comunque semplice. La possibilità di finire in una casa di riposo è sempre più concreta e, con essa, la rinuncia a una quotidianità autonoma: addio alla libertà di guidare serenamente la propria auto o di gestire le proprie giornate come sempre fatto.

Il governo ha deciso: se hai 65 anni devi restare a casa
Secondo quanto riportato dal sito format.it, negli ultimi anni è cresciuto il numero di esami per l’idoneità NCC, ovvero per l’iscrizione al ruolo di conducente professionale. Parliamo della licenza necessaria per diventare autista di veicoli a noleggio con conducente, taxi, auto blu, van o Uber.
Chiunque voglia ottenere questa idoneità non deve aver superato i 65 anni. Una soglia che, fino a poco tempo fa, sembrava puramente burocratica, ma che oggi sta diventando una vera barriera per molte persone, soprattutto per chi, magari dopo una crisi lavorativa, aveva scelto di reinventarsi in questo settore.
Tra i requisiti richiesti, oltre all’assenza di condanne penali, vi è il superamento di un esame teorico. Come riportato anche dalla Deliberazione del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna n. 2009 del 31 maggio 1994, le domande possono essere numerose: si va dallo stazionamento dei mezzi di servizio, alla collocazione del tribunale cittadino, passando per la normativa su licenze e autorizzazioni, fino ai contrassegni da esporre o alla gestione del mezzo in autostrada.
Insomma, un sistema che, anziché valorizzare l’esperienza dei più anziani, rischia di escluderli definitivamente da molte opportunità di lavoro e di vita autonoma.