Ci mancava la tassa sul cane, i proprietari devono pagare dai 20 ai 50€ mensili o li devono riportare ai canili | Anche se sono di razza

Brutta notizia per chi vive con un cagnolino in casa: questa volta saranno costretti a pagare un’ulteriore tassa mensile da oltre 20 €.
Da molti anni a questa parte si è intervenuti su temi davvero molto importanti riguardanti la vita e la salute dei nostri animali domestici, come nel caso del cane.
Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dai tanti interventi effettuati dalla giurisprudenza italiana sui vari temi legati al fedele amico a quattro zampe, nel tentativo di correggere anche la condotta dei cittadini, non sempre consona al suo fabbisogno.
Sulla base di tale motivazione, dunque, ben presto potrebbe arrivare anche questa nuova tassa da dover pagare se si vive in casa con un cane. Una notizia sconvolgente che sta già lasciando i cittadini interessati senza parole.
Una tassa alla quale non ci si potrà sottrarre, motivo per cui non resterà altro che procedere con il pagamento sull’IBAN indicato.
Fai attenzione al tuo cagnolino: questa tassa diventa obbligatoria
Come spiegato precedentemente, sono stati numerosi gli ambiti di interesse e di intervento da parte della giurisprudenza italiana, come ad esempio l’articolo 727 del codice penale che fa riferimento all’abbandono degli animali, e l’articolo 544-ter, sempre del codice penale, in relazione al maltrattamento di animali.
Chiunque si renda colpevole di uno dei reati sopra indicati, tra abbandono e maltrattamento, potrà essere costretto a pagare una multa che parte da 1.000 € e arriva fino a 10.000 €. In alcuni casi può essere previsto persino l’arresto fino a 12 mesi. Una pena che viene commisurata in base alla gravità della sofferenza inflitta all’animale. Ma non finisce qui: ben presto gli italiani potrebbero essere soggetti anche all’obbligo di una nuova tassa, da pagare mensilmente.

Rivelazione shock: se hai un cane dovrai pagare 30 € al mese
Chi condivide già la propria vita con un cucciolo in casa sa bene di essere soggetto a diversi obblighi di legge. Un esempio concreto è rappresentato dal microchip sottocutaneo, che serve a definire l’identità del cane e anche la sua “paternità”, dato che il cucciolo viene registrato con il nome scelto dal padrone e il suo cognome. In questo modo sarà più facilmente riconoscibile in caso di smarrimento, e si eviterà la multa per la mancata installazione, da effettuarsi entro 60 giorni. In caso contrario, si rischiano sanzioni che variano da caso a caso. Lo stesso vale anche per le mancate vaccinazioni.
Secondo quanto riportato da financecue.it, un utente sui social network avrebbe proposto al governo di dare la possibilità ai Comuni di applicare una tassa mensile che possa variare dai 20 ai 30 €, a seconda del cane di riferimento. Questo perché, trattandosi di animali che fanno i propri bisogni sui marciapiedi, generano sporcizia e, talvolta, cattivi odori.
Attualmente la proposta non sembra essere stata presa in considerazione, ma è importante ricordare che la giurisprudenza italiana prevede un reato anche per chi lascia i bisogni del proprio cane per strada. Si fa riferimento all’articolo 639 del codice penale, citato dal sito brocardi.it, il quale recita: “Chiunque, fuori dei casi previsti dall’articolo 635, deturpa o imbratta cose mobili altrui è punito a querela della persona offesa con multa fino a 103 euro“.