“È pericoloso, non uscite”, orsi a spasso vicino alle case: rischio elevato di aggressione in queste zone | Li hanno visti con i cuccioli

Pericolo in città, sono stati avvistati degli orsi che camminavano nelle vicinanze delle case. Il terrore tra i cittadini.
“È pericoloso, non uscite“, ecco l’allarme che, negli ultimi giorni, si è levato da più parti, soprattutto in alcune zone dell’Italia. Si è in pericolo e ovviamente, coloro che hanno il compito di proteggere la cittadinanza sono chiamati a intervenire.
Sono gli stessi cittadini, molto preoccupati, a raccontare di orsi avvistati nei pressi di case, orti, giardini e perfino stalle. Una situazione delicata considerando anche che si tratta di femmine accompagnate da cuccioli, note per la loro imprevedibilità e aggressività quando sentono minacciata la propria prole.
Ovviamente le autorità locali hanno lanciato l’allarme chiedendo la massima prudenza a tutti i cittadini, ricordando che non bisogna avvicinarsi agli animali in alcun modo, evitare scatti fotografici o rumori forti, e soprattutto non tentare di allontanarli da soli.
Seguendo queste regole si può evitare il peggio.
La presenza degli orsi è aumentata: come comportarsi
La verità è che proprio negli ultimi mesi, le segnalazioni si sono intensificate. Numerose le femmine con i piccoli che si muovono su aree più ampie rispetto al consueto. Una situazione di grande rischio, considerando che una madre orsa è molto più reattiva se percepisce una minaccia per i suoi piccoli, anche involontaria. Quindi quello che si raccomanda è di: evitare i sentieri isolati o poco frequentati, in particolare all’alba e al tramonto, momenti in cui gli animali tendono a muoversi più liberamente. Gli esperti poi, dicono di non urlare in presenza di un orso, non correre o fare movimenti bruschi. Meglio piuttosto, indietreggiare lentamente, restando calmi e lasciando all’animale una via di fuga.
Il solo pericolo diretto non è l’unica cosa di cui tener conto, di recente i coltivatori hanno lamentato perdite significative nei ciliegeti da reddito, dove gli animali sono stati attratti dalla presenza di frutti maturi. Non mancano quindi, danni e pericoli.

La zona colpita e cosa sta succedendo
L’allarme arriva dal Trentino, in particolare la Val di Sole, la Val Rendena e le aree a ridosso del Trentino centrale, comprese località come Vermiglio, Pejo, Cavizzana, Molveno, Andalo, Fai della Paganella e la Valle dei Laghi. Proprio in queste aree, il report mensile della Provincia autonoma ha confermato che ci sono state numerose segnalazioni di avvistamento.
Tra le zone più colpite: i boschi del Bondone, Sopramonte e i dintorni di Ravina, ma anche: Roncone e la Val Rendena hanno registrato la presenza di cucciolate.Trento ha ribadito che la presenza di cuccioli aumenta il rischio. Si raccomanda di seguire le direttive e segnalare sempre l’accaduto alle autorità.