Scuola, l’insegnante lo legge in classe e scatta la denuncia: questi nomi sono considerati offensivi | I genitori costretti a cambiarli

Bambino 'illegale' (pexels.com) - inchiostroverde.it
Bambino ‘illegale’ (pexels.com) – inchiostroverde.it

Scorrere il registro non è mai stato così scioccante: se leggi questo nome può partire l’illecito, fai attenzione ai nomi.

Il nome è una scelta sempre difficile per i genitori dei nuovi nati.

La tradizione dei nomi italiani è davvero incredibile, e molti appartengono alla cultura classica o alla storia Romana.

Ci sono, poi, delle mode che influenzano intere generazioni: pensiamo a quanti oggi chiamano i propri figli Enea e Ginevra.

Va bene tutto, e ognuno ha i suoi gusti, anche in termini di onomastica: alcuni nomi, però, sono proibiti dalla legge.

I bimbi di oggi come Lord Voldemort: il loro nome è impronunciabile

In Italia è la legge numero 34 a vietare l’utilizzo di alcuni nomi per i nuovi nati, maschi o femmine che siano. La legge individua alcuni “limiti all’attribuzione del nome”, che dipendono da una serie di fattispecie individuate dalla legge stessa. Sono vietati, ad esempio, nomi analoghi a familiari prossimi: ad esempio, non è possibile chiamare due fratelli nello stesso modo. Sono esclusi dalle possibilità nomi ridicoli o vergognosi, nomi che includono lettere straniere e nomi che rivelano l’origine naturale dei figli di genitori non conosciuti.

L’articolo 35 impone, inoltre, che il nome concordi con il sesso biologico del nascituro, e che non sia composto da più di tre nomi. Per quanto riguarda la regola legata al genere, in Italia ci sono alcune eccezioni rappresentate dai nomi ‘unisex’ come Andrea, Fiore, Celeste, Diamante e Felice, ma anche in questo caso, come nel caso, più in generale, dei nomi ‘vietati’, non esiste un elenco preciso cui fare riferimento. Ci sono anche altri tipi di divieti: vediamo quali.

Nomi dei bambini di oggi (pexels.com) - inchiostroverde.it
Nomi dei bambini di oggi (pexels.com) – inchiostroverde.it

Nomi proibiti, nomi impossibili: cosa dice la legge italiana

Altro divieto rispetto all’onomastica riguarda la possibilità di dare un nome che sia uguale a un cognome esistente, come Russo, Ferrari, Esposito e simili. Ci sono ovvie eccezioni anche per questo punto, come riporta money.it, ad esempio, il nome Bruno è anche un cognome riconosciuto.

La parte più divertente della legge è quella che riguarda il divieto di dare ai propri figli nomi di (alcuni) personaggi storici o di finzione o totalmente inventati da zero. Tra i nomi vietati per questa ragione ci sono Benito Mussolini, Stalin, Erin Brockovich, Ikea, Pokemon e via così. Rispetto al dare ai bambini nomi ridicoli o considerati sfortunati, è vietato chiamare il proprio figlio o la propria figlia Mercoledì o Venerdì.