Vietato innamorarsi, se è a distanza da oggi possono anche chiederti 113.000€: è bastata una videochiamata per mandare in rovina una donna italiana

Relazione a distanza: è meglio di no, basta che ti distrai un attimo e ti ritrovi a saldare conti di migliaia di euro.
Le relazioni a distanza sono sempre difficili, ma quello che è accaduto a un 50enne trevigiano ha dell’incredibile.
Dopo chat pubbliche, private e videochiamate si è ritrovato a sborsare 18.000 euro.
Se servisse a trovare davvero l’amore potrebbe essere una cifra accettabile, invece è rimasto con un pugno di mosche in mano.
Ennesima relazione a distanza fallita: ecco chi era la persona dall’altra parte dello schermo.
L’amore supera ogni barriera, ma la distanza a volte può ferire anche nel portafogli
Una storia che sembrava essere iniziata come tante quella del 50enne trevigiano, e invece la sua ‘relazione’ ha avuto un esito davvero bizzarro. L’uomo aveva iniziato a chattare con una persona su una chat pubblica, poi su una privata e Telegram, dove le cose sembravano essersi fatte più serie. L’uomo dall’altra parte dichiarava di essere niente di meno che i principe di Dubai e che nascondeva al pubblico il fatto di essere omosessuale.
A questo punto avrete capito che si è trattato di una truffa sentimentale ai danni dell’uomo italiano, che oggi si è rivolto all’autorità. A quanto pare, il truffatore ha iniziato, nel corso della chat su Telegram, a raccontare molti fatti dettagliati sulla famiglia reale, per convincere la vittima di esserne un membro. Questi racconti corrispondevano a realtà: probabilmente erano studiati a tavolino e infarciti di notizie vere (e pubbliche) sulla famiglia reale degli Emirati Arabi. Conosciamo già questo tipo di raggiri, ma questo ha destato l’attenzione in modo particolare per un dettaglio nel metodo di raggiro. Si tratta di una novità che rende il tutto più credibile.

Una relazione finita male e quasi 20.000 euro persi
Queste le parole della vittima riportate anche da fanpage: “Mi aveva detto che voleva portare avanti questa relazione e che mi trasferissi a Dubai. Prima però dovevo presentarmi al padre. Come dono avrei dovuto inviare una tunica […] “. Per la tunica la richiesta era stata di 800 euro. Poi il truffatore aveva iniziato a spingersi più in là con richieste da 5.000 euro.
Quando, insospettito, il 50enne italiano aveva chiesto una videochiamata, il truffatore aveva accettato. Con l’ausilio dell’intelligenza artificiale la bocca del presunto principe era stata fatta muovere. Solamente al momento di una seconda videochiamata, in cui non era stata usata l’IA, la vittima si è rivolta alle autorità competenti denunciando tutto.