Lavoro, approvato il bonus da 50.000€: il datore di lavoro è obbligato a dartelo già dal mese di agosto | Non fartelo fregare ancora

Non farti scappare il bonus di agosto, sono decine di migliaia di euro solo per te: a consegnartelo è il datore di lavoro.
Lo stipendio minimo in Italia non è stato istituito, e il Governo attuale non sembra voler andare in questa direzione.
Allo stesso tempo, il precariato è sempre dietro l’angolo, sebbene la disoccupazione risulti in calo.
Insomma, diciamo che la situazione lavorativa in Italia non è proprio delle migliori.
Anche per questo motivo, quando si prospetta l’occasione di un bonus sul lavoro, nessuno penserebbe di rifiutarlo.
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Più che un bonus si tratta di un risarcimento, e spetta ai lavoratori particolarmente stressati. Sebbene nel linguaggio di oggi lo stress sia considerato praticamente un effetto collaterale del vivere, esso è, in realtà, alla base di patologie che possono degenerare in qualcosa di molto più serio. Ci sono forme di stress che provengono da ambienti lavorativi che oggi definiamo tossici, che presentano una serie di dinamiche vessatorie. Se state pensando al mobbing, una strategia che mira a fare sì che un dipendente lasci il posto di lavoro, allora avete in parte ragione, visto che stiamo parlando del suo ‘cugino’ meno famoso, e in generale considerato più lieve: lo straining.
Ultimamente ne è stata vittima un’avvocata che, all’interno del proprio ambiente di lavoro, si è ritrovata a dover affrontare ogni giorno una serie di condotte problematiche che hanno causato in lei un danno biologico che è stato riconosciuto dai giudici. L’avvocata era impiegata presso l’Azienda Servizi Sociali di Bolzano, e ha ottenuto legalmente una somma in denaro da parte del datore di lavoro. Ecco perché la responsabilità è proprio la sua: lo dice la Cassazione.

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Nell’ambito del caso dell’avvocata i giudici hanno riconosciuto non solo le condotte che possono essere descritte con la parola ‘straining’, ma anche che le responsabilità di tali condotte è da imputare proprio al datore di lavoro.
Infatti, secondo la legge 2087 il datore di lavoro è tenuto alla tutela dei dipendenti, che si traduce anche nell'”impedire che nell’ambiente di lavoro si possano verificare situazioni idonee a mettere in pericolo la salute e la dignità della persona“. Per questo motivo all’avvocata è stato riconosciuto un risarcimento dei danni che deve sborsare proprio il datore di lavoro. Questo precedente è già diventato importante nel mondo del lavoro.