“Ve ne state 6 anni in più al lavoro”, Fornero blocca tutte le pensioni: se sei nato in questi anni slitta tutto | Cifre e date da impallidire

Pensione, addio (pexels.com) - inchiostroverde.it
Pensione, addio (pexels.com) – inchiostroverde.it

Il tuo anno di nascita può condannarti a una vita di lavoro: altro che pensione, dall’ufficio alla tomba senza passare per casa.

La quotidianità dei lavoratori contemporanei sembra essere sempre più simile a un incubo produttivo.

La performance che ognuno di noi è chiamato a fare ogni giorno, soprattutto in ambito lavorativo, toglie energie.

Gli standard sono sempre più alti, e solo le nuove generazioni stanno iniziando a tentare una rivoluzione del concetto di lavoro.

Se in molti stanno aspettando la pensione per godersi finalmente la vita, beh, c’è un piccolo problema: tutto slitta di anni se sei nato in questo periodo.

Pensione? Probabilmente ti conviene salutarla, cambia tutto per via della legge

Sappiamo che la legge che determina molti dei parametri pensionistici in vigore oggi è la legge Fornero. Visto il suo funzionamento, molti pensavano, o meglio speravano, che il Governo avrebbe preso provvedimenti in merito almeno in vista del 2026. Invece, alla soglia della pausa estiva anche per i lavori parlamentari, il Governo mostra un indirizzo che sembra essere, almeno in questo ambito, quello della conservazione del sistema vigente anche per l’anno che verrà.

L’età pensionabile in Italia è tra le più alte di tutta Europa. Sebbene non ci sia un distacco consistente tra i 67 anni in Italia e la soglia di altri Paesi, alcuni dei quali, per altro, considerati virtuosi in ambito welfare, l’Italia rimane anche una delle nazioni che ha più alternative rispetto alla pensione. Eppure la chance della pensione anticipata rimane riservata solamente a pochi eletti, che sono nati in un determinato periodo storico e hanno iniziato a lavorare in età quanto meno precoce. Ecco chi sono i pochi ‘fortunati’ che soddisfano i requisiti di Quota 41.

Quota 41 (pexels.com) - inchiostroverde.it
Quota 41 (pexels.com) – inchiostroverde.it

Pensione anticipata? (Quasi) solo se sei stato oggetto di sfruttamento minorile

I requisiti contributivi per la pensione anticipata sono di 42  anni e 10  mesi per gli uomini, 41  anni e 10  mesi per le donne. Si tratta di un accumulo di anni di lavoro e quindi di versamento di contributi impressionante.

Infatti, tra quanti possono accedere alla pensione anticipata sono inclusi coloro che hanno almeno un contributo versato entro il 31 dicembre 1995, che possono, appunto, ricorrere a Quota 41. Inoltre, chi rientra nei requisiti per l’Ape sociale potrà accedere alla pensione qualora possegga almeno 30 o 36 anni di contributi: come precisato anche da money.it, lo scarto di sei anni dipende dal profilo di appartenenza.