ALLARME NAZIONALE – L’Italia è in allerta: 29mila posti blindati per rischio terrorismo | Lista di come prevenire il dramma

Torna con prepotenza la paura del terrorismo in Italia. Questa volta scatta l’allarme nazionale: nel nostro Paese sono oltre 29.000 i posti potenzialmente a rischio.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento significativo dello scenario politico internazionale, compreso quello italiano. E non finisce qui: uomini e donne al potere si trovano oggi costretti ad affrontare problemi che sembravano ormai appartenere al passato.
Un esempio concreto è rappresentato dal conflitto tra Ucraina e Russia, che ha aperto uno scenario del tutto nuovo rispetto agli anni precedenti.
In un certo senso, infatti, la popolazione mondiale aveva quasi rimosso la paura vissuta dopo l’11 settembre, quando l’attentato alle Torri Gemelle riportò la parola “terrorismo” al centro del dibattito pubblico.
Eppure, negli ultimi anni, il termine terrorismo è tornato ad essere tristemente familiare, complice anche il ripetersi di attacchi in diverse parti del mondo, come quello avvenuto anni fa al Bataclan, nel cuore di Parigi. Adesso, però, il pericolo sembra farsi più concreto anche in Italia, più di quanto non lo sia mai stato.
Allarme nazionale: pericolo terrorismo anche in Italia
Ebbene sì, soprattutto dopo l’attacco ordinato da Trump in Iran, la minaccia terroristica si fa più pressante. Proprio per questo, come riportato dall’ANSA, si è tenuto un vertice a Palazzo Chigi con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i ministri competenti e i vertici dell’intelligence. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di mappare tutti i potenziali obiettivi sensibili presenti sul territorio italiano, con un’attenzione particolare anche alla cybersicurezza.
Nel corso del vertice si è discusso anche del rafforzamento delle misure di sicurezza presso le basi militari statunitensi presenti in Italia, come quelle di Aviano e Sigonella, considerate potenziali bersagli. A ciò si aggiungono circa 250 obiettivi di origine ebraica e israeliana dislocati sul territorio nazionale, che richiedono una sorveglianza continua e mirata.

Cosa fare in caso di attentato terroristico?
Esistono delle linee guida da seguire in caso di attentato, fondamentali per non farsi prendere dal panico e tentare di mettere in salvo sé stessi e gli altri. La prima indicazione è quella di mettersi al sicuro, senza farsi prendere dal panico, e allertare immediatamente le forze dell’ordine.
È importante, inoltre, che quando ci troviamo in un luogo pubblico impariamo ad osservare con attenzione l’ambiente che ci circonda: identificare subito le uscite di sicurezza e i percorsi di evacuazione può fare davvero la differenza.
Se non è possibile scappare, bisogna cercare un nascondiglio sicuro, evitando superfici fragili come quelle in legno o metallo leggero. Meglio nascondersi dietro strutture solide, in grado di offrire una reale protezione in caso di spari. Durante il nascondiglio, ricordate sempre di silenziare il cellulare per non attirare l’attenzione. Se possibile, contattate qualcuno che possa chiamare i soccorsi.
Nel caso estremo in cui non ci siano alternative, può rivelarsi utile fingersi morti per distogliere l’attenzione e aumentare le probabilità di sopravvivenza. A volte, pochi secondi possono fare la differenza tra la vita e la morte, soprattutto in un’epoca in cui il mondo intero vive con il timore costante di un nuovo grande conflitto globale.