“Alt Polizia! Spenga l’aria condizionata”, scattate le prime multe da 440€: la mossa di Salvini per annullare l’inquinamento | Intanto noi crepiamo di caldo

Alt Polizia condizionatore macchina - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Alt Polizia condizionatore macchina – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

È già attiva la mossa di Matteo Salvini per ridurre l’inquinamento. Se ti trovano con l’aria condizionata accesa, dovrai pagare una multa di 440 €.

Nel 2024 Matteo Salvini è stato molto attivo nella promozione di una nuova versione del codice della strada, in cui sono state introdotte nuove norme e sanzioni molto più severe rispetto agli anni precedenti.

Lo stesso ministro ha fatto riferimento alle azioni necessarie per proteggere gli italiani sotto ogni punto di vista, sia per chi si trova al volante della propria auto sia per chi sta accanto a noi.

In questo modo, dunque, si cerca di correggere la condotta degli automobilisti per ridurre sensibilmente gli incidenti stradali, che avvengono per le motivazioni più disparate.

Un esempio pratico e lampante per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato proprio dalle sanzioni più severe per chi viene trovato alla guida con dispositivi multimediali di vario tipo. Ecco perché, nelle ultime ore, a far discutere è proprio la nuova mossa messa in atto da Matteo Salvini.

“Alt polizia! Spegnete l’aria condizionata”, la nuova mossa del ministro Salvini

Tra i tanti cambiamenti introdotti nel codice della strada troviamo alcune norme già previste in passato, ma che sono state inasprite con sanzioni più severe, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento della condotta degli italiani alla guida.

Un ulteriore esempio pratico è rappresentato proprio dall’aria condizionata: se vieni fermato con il dispositivo acceso durante un posto di blocco rischi molto più di quanto immagini, non si tratta soltanto di una sanzione, ma di molto di più.

Alt Polizia condizionatore macchina - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Alt Polizia condizionatore macchina – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Smetti di accendere l’aria condizionata, se non vuoi guai ai posti di blocco

I posti di blocco possono avvenire in svariati modi: solitamente siamo abituati a essere fermati da forze di polizia, vigili urbani, carabinieri o Guardia di Finanza, che possono controllare i documenti ma anche le automobili. Questi controlli, però, possono avvenire anche se l’auto è ferma ma non in sosta, come nel caso di chi, pur avendo parcheggiato, mantiene acceso il motore per rinfrescarsi con l’aria condizionata, una situazione molto comune soprattutto in estate, nel tentativo di non soffrire il caldo.

Quella che per molti è un’abitudine quotidiana, però, può diventare dannosa per l’ambiente, a causa delle emissioni di CO2 e degli sprechi di carburante.

Il tutto non finisce qui: il codice della strada dedica all’argomento l’articolo 157, che come ricorda il sito Bonaldi.it stabilisce quanto segue: “È fatto divieto di tenere il motore acceso durante la sosta del veicolo allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento dell’aria e del veicolo stesso; la violazione comporta una sanzione amministrativa da 223 a 444 €“.

Inoltre, in casi come questi è prevista la rimozione del veicolo con spese a carico del proprietario.