ERRORE INPS – Circolare sbagliata sul pagamento: fa scattare multe fino a 2.000€ per ritardatari | Paghi anche se non è colpa tua

L'INPS sbaglia a tu paghi - fonte_Canva - inchiostroverde.it
L’INPS sbaglia a tu paghi – fonte_Canva – inchiostroverde.it

Un errore nella circolare dell’INPS ed ecco che scatta la multa da € 2.000 anche se effettivamente non hai alcuna colpa. 

Ancora una volta l’ingiustizia si abbatte sulle teste degli italiani. Una semplice svista burocratica ed ecco che si rischia di vivere un vero e proprio incubo economico. Questo quello che sta succedendo a migliaia di contribuenti italiani.

Una recente circolare INPS conterrebbe un errore che può costare caro: essa indicherebbe delle scadenze che se non rispettate finirebbe per “condannare” alcuni cittadini al pagamento di ben € 2000, un importo considerevole se si pensa alla crisi economica che l’Italia sta affrontando.

Quello che si finisce per vivere è però un vero paradosso, perchè anche se la responsabilità è chiaramente dell’ente, le sanzioni colpiscono i cittadini che, in buona fede, si affidano alle comunicazioni ufficiali.

Insomma, come si dice? Oltre al danno anche la beffa.

Non ci si può fidare della circolare ufficiale

A questo punto viene da pensare che non ci si possa fidare nemmeno delle comunicazioni ufficiali. Il 27 giugno 2025 l’INPS ha pubblicato una circolare che riporta le consuete scadenze per un versamento a cui molti cittadini devono provvedere. Peccato che sembra che ci sia un’informazione incompleta, sicuramente non aggiornata e che quindi potrebbe mandare in confusione in cittadino che, suo malgrado, si troverebbe a dover pagare una salata sanzione.

Le multe previste per lo specifico caso possono arrivare fino a € 2.000, ma il vero problema è che, se ci si affida alle indicazioni fornite dall’INPS stesso, commettere un errore sembra essere più semplice di quello che si possa credere.

Pagamenti - fonte_Canva - inchiostroverde.it
Pagamenti – fonte_Canva – inchiostroverde.it

Vediamo nello specifico cosa è successo

La comunicazione specifica riguarda il bisogno del versamento dei contributi da parte di artigiani, commercianti e iscritti alla Gestione Separata, per i quali si prevede il saldo 2024 e primo acconto 2025 da versare entro il 30 giugno, con possibilità di pagamento entro il 30 luglio con una piccola maggiorazione dello 0,40% più interessi legali. Un’informazione che risulta però, essere incompleta, considerando il Decreto Fiscale n. 84 del 2025, che ha spostato le scadenze in avanti, allineando i termini anche per il pagamento dei contributi previdenziali, non solo per le imposte.

A tutti gli effetti i contributi possono essere versati fino al 21 luglio 2025, con possibilità di ulteriore proroga al 20 agosto 2025 se si decide di pagare la maggiorazione dello 0,40% e gli interessi legali. Insomma, un errore che può costare caro e che spinge a consigliare ai cittadini di controllare che la loro posizione sia effettivamente corretta.