PEDAGGI PIÙ CARI – L’azienda leader italiana ha fatto un buco di 49 miliardi: adesso tocca ai contribuenti pagare il danno | Viaggiare diventa un salasso

Allarme pedaggi – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Una notizia amara per gli italiani: un’azienda leader in un settore strategico presenta un buco di oltre 4,9 miliardi. Ecco cosa sta succedendo.

Negli ultimi mesi sono state diffuse numerose notizie allarmanti riguardo il Made in Italy e diversi comparti dell’industria. Tuttavia, quanto sta accadendo nelle ultime settimane sembra essere l’amaro epilogo di una crisi annunciata da tempo.

Basti pensare che, recentemente, a innescare ulteriore preoccupazione tra gli imprenditori di ogni livello sono arrivati anche i dati sull’import/export legati alle politiche imposte da Donald Trump, che prevedono una tolleranza pari a zero nei confronti di molte aziende e, soprattutto, dei prodotti destinati al mercato americano.

Ma la notizia in questione coinvolge direttamente migliaia di lavoratori, la cui vita oggi appare appesa a un filo, nella costante incertezza di un futuro instabile e con il timore concreto di perdere un lavoro a cui avevano dedicato tanto di se stessi.

Per questo, ciò che sta accadendo assume i contorni di un epilogo tanto inaspettato quanto, purtroppo, annunciato.

Aumentano i pedaggi, e intanto l’azienda leader affonda: buco da oltre 4,9 miliardi

Come già accennato, le ultime notizie hanno fatto crescere l’ansia tra molti italiani in attesa di capire cosa ne sarà del proprio posto di lavoro. L’industria italiana si trova di fronte a una nuova pagina oscura, che segna la perdita di un capitolo fondamentale nel settore dell’automotive.

In particolare, secondo quanto riportato da Money.it, con grande amarezza è stato annunciato che una delle aziende di riferimento è ormai sull’orlo del fallimento. L’impresa ha infatti presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti, travolta da una serie di eventi critici: presunte speculazioni finanziarie, cessioni opache, incapacità gestionale e persino interferenze politiche. Non sarà nemmeno possibile ricorrere al Golden Power per bloccare l’operazione.

Industria leader in Italia chiude i battenti - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Industria leader in Italia chiude i battenti – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

È ormai la fine per questa azienda: oltre 6.000 lavoratori a rischio

Il sito precedentemente citato ha reso noto che l’istanza di fallimento è stata presentata da Magneti Marelli presso il tribunale del Delaware, esponendo un debito complessivo pari a 4,9 miliardi di dollari. Un risultato drammatico, frutto di anni difficili e di una crisi del settore che ha lentamente consumato l’azienda.

Fondata nel 1919 da Giovanni Agnelli ed Ercole Marelli, Magneti Marelli era diventata in breve tempo un colosso mondiale nella componentistica auto. Nel 2019, FCA ha ceduto l’azienda ai giapponesi di Calsonic Kansei per circa 6,2 miliardi di dollari.

Ora l’azienda si trova ufficialmente sotto la procedura di “Chapter 11”, come sottolineato da Money.it. Nel frattempo, i lavoratori degli stabilimenti di Sulmona e Crevalcore stanno vivendo momenti di profonda incertezza: 460 dipendenti sono da tempo in contratto di solidarietà, mentre altri 550 aspettano risposte concrete.

A muoversi per primi sono stati i sindacati: ben 147 rappresentanze hanno già chiesto l’apertura urgente di un tavolo di crisi al governo, per evitare che questa situazione si trasformi nell’ennesimo disastro industriale italiano.