ALLARME FISCO – Guerra ai risparmiatori: se non fai abbastanza prelievi scattano le multe da 1.200€ | Attenzione al comportamento passivo

Scatta un nuovo allarme per il Fisco: questa volta la “guerra” è diretta proprio ai risparmiatori. Se non fai abbastanza movimento sul conto corrente, rischi multe superiori ai 1.200 euro.

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento radicale nella gestione del denaro, sia all’interno delle famiglie che nella sfera individuale. Questo cambiamento è stato favorito anche dalla possibilità di accedere facilmente al proprio conto corrente tramite app su smartphone e personal computer.

Ma il tutto non finisce qui, perché a cambiare è stato anche l’atteggiamento dell’Agenzia delle Entrate, sempre più decisa a scovare ogni forma di evasione fiscale. E per farlo, mette sotto la lente ogni fascia di popolazione, a prescindere dal reddito.

Un esempio concreto? La nuova stretta sui risparmiatori, una “battaglia” che da alcune settimane è in atto in modo silenzioso ma incisivo.

Già il semplice fatto di non prelevare può essere considerato un campanello d’allarme per l’Agenzia delle Entrate. Ecco perché.

Fisco contro i risparmiatori: scatta un nuovo allarme

Ebbene sì, se da un lato la gestione del denaro è diventata più semplice grazie agli strumenti digitali, dall’altro i cittadini si trovano ad affrontare controlli sempre più stringenti.

L’Agenzia delle Entrate ha infatti potenziato le verifiche a campione sui conti correnti, puntando l’attenzione su una serie di comportamenti ritenuti “sospetti”: prelievi frequenti e consistenti che potrebbero nascondere pagamenti in nero, movimenti anomali che fanno pensare a operazioni di riciclaggio e, cosa forse meno intuibile, anche l’assenza di prelievi. Sì, anche non prelevare regolarmente può insospettire il Fisco.

Multe da 1.200 euro se non prelevi abbastanza

Se su un conto corrente vengono accreditate somme di denaro ma non si effettuano prelievi regolari, questo comportamento può far scattare un controllo per anomalia fiscale. L’Agenzia può quindi procedere con accertamenti, richiedere documentazione dettagliata e, nei casi più gravi, applicare sanzioni superiori a 1.200 euro. Il cittadino, a quel punto, sarà obbligato a giustificare l’origine del denaro per dimostrare la piena liceità delle operazioni effettuate.

Ma non finisce qui: sotto esame non finirà solo il singolo conto corrente, ma anche il reddito complessivo del nucleo familiare, le spese sostenute e ogni altro elemento utile a valutare la coerenza tra entrate, uscite e stile di vita.

Insomma, grazie ai nuovi controlli settoriali e mirati, sfuggire all’Agenzia delle Entrate sarà sempre più difficile. Anche i risparmiatori più prudenti dovranno fare attenzione a ogni movimento.