PERDI ANCHE LO STIPENDIO – Se non richiedi le ferie entro giugno non ti pagano: ancora pochi giorni per sistemare le pratiche |
Presta moltissima attenzione alle tue ferie: se non le richiedi entro giugno, potresti perdere anche lo stipendio. Ecco cosa sta succedendo…
Negli ultimi anni abbiamo visto come la giurisprudenza italiana abbia tutelato i lavoratori sotto molteplici punti di vista. Questo vale anche per la gestione delle ferie, un aspetto fondamentale del contratto di lavoro.
Per questo motivo, ti conviene controllare quante ferie hai maturato negli ultimi tempi, perché potresti rischiare di perderle definitivamente, insieme a una parte del tuo stipendio mensile.
Si tratta di una novità che nessuno può ignorare, soprattutto se si vuole godere a pieno dell’estate senza perdere nulla di ciò che spetta da contratto.
Ti conviene controllare se esiste questo cavillo nel tuo contratto, parlarne direttamente con il datore di lavoro oppure… potresti ritrovarti senza neanche un euro in più.
Attenzione: rischi di perdere le ferie e anche lo stipendio
Chi lavora come dipendente matura giorni di ferie in base al proprio contratto: solitamente si accumula circa un giorno al mese, che può essere goduto in un periodo continuo o frazionato. Tuttavia, se queste ferie non vengono richieste entro determinati termini, potrebbero andare perse.
Un esempio concreto, riportato dal sito Brocardi.it, riguarda le ferie maturate nel 2023. In questo caso, la scadenza ultima per utilizzarle è fissata al 30 giugno 2025. Se non pianifichi per tempo o non tieni traccia dei tuoi giorni disponibili, magari tramite piattaforme digitali o i sistemi di gestione del personale, rischi non solo di perdere le ferie, ma anche una parte dello stipendio.

Ecco cosa fare per non perdere né ferie né soldi
Se non riesci a pianificare per tempo le ferie in scadenza, il lavoratore non perde i propri diritti, ma il datore di lavoro è obbligato a versare i contributi previdenziali all’INPS per i giorni non goduti.
Nel caso in cui questa operazione non venga effettuata, l’azienda può incorrere in sanzioni amministrative, la cui entità varia in base alla gravità dell’inadempienza.
Secondo Brocardi.it, le sanzioni partono da 120 € fino a 720 € per ciascun lavoratore coinvolto, quando si tratta di una violazione contenuta (uno o massimo cinque dipendenti). La multa sale a 408 € fino a 1.800 € se la violazione coinvolge più lavoratori e si ripete nell’arco di due anni. Nei casi più gravi, si può arrivare fino a 5.000 € di sanzione, se sono coinvolti almeno dieci dipendenti e la condotta si è protratta per più di quattro anni.
Sulla base di tale motivazione, dunque, ti conviene controllare sempre la tua situazione ferie, non rimandare e parla con l’ufficio del personale. Perdere giorni di riposo è un danno, ma perdere anche lo stipendio o i contributi può trasformarsi in un vero incubo burocratico.