L’Ucraina viene messa da parte in un G7 dominato dalla guerra in Medio Oriente

Zelensky
Ucraina dimenticata al G7 – Wikipedia – InchiostroVerde.it

Da questo G7 canadese non emergerà nulla di concreto , se non che la principale sconfitta sarà l’Ucraina ormai dimenticata.

Il presidente Volodymyr Zelensky, è giunto su invito del Canada, paese ospitante di questo incontro dei sette leader delle maggiori potenze mondiali, per perorare la sua causa contro l’aggressione russa,.

Tuttavia a quanto pare non ha ottenuto nulla da questo viaggio.

Le speranze del presidente ucraino sono state infrante ancor prima della colazione di martedì dedicata a questa guerra.

La causa: l’improvviso conflitto tra Israele e Iran e il disinteresse di Donald Trump. Il presidente americano ha lasciato il vertice lunedì sera, senza indugio.

L’Ucraina non è più una priorità per il mondo

Zelensky, un tempo centro di ogni discussione politica in occidente esce impoverito da questo G7. E’ diventato una comparsa nel teatro mondiale e sembra oggi una presenza scomoda, altre volte ignorata.

Non perché la guerra sia finita, ma perché è diventata una delle tante e quindi non è percepita come prioritaria. E in un mondo di crisi simultanee, esser il focus al tavolo delle discussioni non è un dato certo.

G7
G7 in Canada – Freepik – InchiostroVerde.it

Israele ed Iran guerra di serie A, mentre l’Ucraina è retrocessa in serie B

La crisi in Medio Oriente, innescata dall’attacco di Hamas a Israele e amplificata dalla risposta militare israeliana su Gaza e dagli scontri a distanza con l’Iran, ha captato tutte le risorse diplomatiche,  la copertura mediatica e l’attenzione dei leader. In contemporanea , l’Asia torna a farsi minacciosa, tra escalation nel Mar Cinese Meridionale, esercitazioni cinesi intorno a Taiwan, e le rinnovate tensioni nella penisola coreana.

Zelensky non è più il protagonista delle discussioni, i problemi del suo paese non sono più la priorità per tutti. Non è più percepito come il centro di dramma, ma uno dei molti attori in una narrazione molto variegata. Ora ci sono crisi che hanno rubato l’attenzione, le risorse e l’appoggio. L’agenda del summit era dominata da dossier nuovi e più urgenti. In primis il conflitto tra Israele e Iran, con rischi concreti di escalation mondiale. Si è discusso sulle tensioni tariffarie reintrodotte da Donald Trump nei confronti della Cina e perfino degli alleati europei. Hanno affrontato temi come la crisi nella catena delle forniture di semiconduttori e l’instabilità nei Balcani e nell’Africa saheliana. Il risultato è che l’Ucraina è scivolata da problema primario a qualcosa che si sta già affrontando e che non merita approfondimenti.