DIVIETO ASSOLUTO – Fotografare questo animale ti costa 200.000€: è protetto da una legge rigidissima | Multa già applicata

Vietato fotografare questo uccello - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Vietato fotografare questo uccello – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Fai moltissima attenzione alle fotografie durante le vacanze: vige il divieto assoluto su questo animale, con il rischio di pagare fino a 200.000 €.

Con l’arrivo dell’estate si aprono ufficialmente anche le stagioni delle vacanze, e molti di noi sono già alle prese con la ricerca della location perfetta dove trascorrere qualche giorno all’insegna della pace e della serenità.

Proprio per questo motivo, è aumentato considerevolmente anche il numero di persone che, oltre al relax, scelgono di visitare parchi naturali, alla scoperta di animali selvatici che fino a quel momento avevano visto solo in foto. Tra questi, ci sono anche specie rare e protette dalla legge, perché a rischio di estinzione.

Visitare questi habitat naturali è sicuramente un’esperienza affascinante, ma è fondamentale rispettare alcune regole. E, attenzione: se pensate di improvvisarvi documentaristi con fotocamera o smartphone alla mano, ci sono limiti molto rigidi da non oltrepassare.

C’è un animale in particolare che non può assolutamente essere fotografato: se si viene colti sul fatto, la multa può arrivare fino a 200.000 €. Vediamo di cosa si tratta nel dettaglio.

Divieto assoluto di fotografia: multa fino a 200.000 € se sbagli

Come già accennato, negli ultimi anni è cambiato non solo il modo di organizzare le vacanze, ma anche l’approccio alle aree naturali protette, in particolare quelle dove vivono specie animali a rischio estinzione.

L’attenzione verso queste specie è cresciuta enormemente, soprattutto nei confronti di quelle più fragili, il cui ciclo riproduttivo può essere compromesso anche da minimi disturbi causati dai turisti, come accaduto nel caso dell’urogallo comune.

Vietato fotografare questo uccello - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Vietato fotografare questo uccello – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Se ti beccano con la fotocamera, la multa è immediata

Secondo quanto riportato dal sito forumagricolturasociale.it, le autorità ambientali della Catalogna sono recentemente intervenute per fermare due fotografi sorpresi a immortalare il rarissimo urogallo comune, di cui si contano appena 700 esemplari: circa 292 vivono nella Cordigliera Cantabrica e 400 nei Pirenei.

In casi come questi, la multa può partire da 3.000 € e arrivare fino a 200.000 €, perché l’urogallo comune è una delle specie più minacciate d’Europa, e disturbarlo in fase riproduttiva rappresenta un grave danno ambientale. Le femmine di questa specie, infatti, sono recettive solo per due o tre giorni all’anno, e anche un semplice scatto può compromettere l’intero ciclo riproduttivo.

Per questa ragione, già dagli anni ‘80 è severamente vietata la caccia all’urogallo. Allo stesso modo, sono vietati selfie o foto ravvicinate con animali selvatici non solo in Spagna, ma in tutta Europa. In Italia, queste azioni possono costituire reato ai sensi dell’articolo 544-ter del codice penale, che punisce il maltrattamento degli animali con pene fino a 18 mesi di reclusione e multe che possono raggiungere i 30.000 €.

Quindi, prima di scattare una foto durante un’escursione in natura, informati bene: proteggere l’ambiente significa anche rispettare le regole e tutelare la fauna che ci circonda.