BOMBE DI CEMENTO IN MARE – I pescatori le hanno viste galleggiare e ora temono il peggio: sembrano rifiuti tossici | Il motivo è incredibile

Sfere di cemento in mare - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Sfere di cemento in mare – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Si teme il peggio per la salute del mare: trovate vere e proprie “bombe” di cemento che galleggiano in acqua. Ecco di cosa si tratta.

Negli ultimi anni si è parlato ampiamente dei pericoli che minacciano la salute del mare, alcuni dei quali stanno facendo preoccupare seriamente i pescatori che ogni giorno solcano le acque per svolgere il proprio lavoro.

Un esempio pratico per capire l’entità del fenomeno è rappresentato da alcune novità già annunciate da tempo, delle quali cominciano a vedersi tracce tangibili proprio in mare aperto. Parliamo di sfere di cemento immerse in acqua, che hanno già messo in allarme pescatori e addetti del settore.

Vengono utilizzate per un fine ben preciso, ma potrebbero presto cambiare radicalmente non solo le abitudini di chi vive il mare ogni giorno, ma anche l’intero sistema marittimo. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

Bombe di cemento in mare: pescatori sotto choc!

Come già spiegato, negli ultimi tempi si moltiplicano le notizie legate all’inquinamento globale e al cambiamento climatico, che stanno modificando l’ecosistema terrestre e marino. Basti pensare, ad esempio, alla famigerata “isola di plastica” che galleggia nell’oceano: una vera e propria massa di rifiuti che si sposta tra le correnti, simbolo dell’allarme lanciato da ambientalisti e scienziati di tutto il mondo.

Di recente, però, si è parlato anche di un altro progetto, apparentemente controverso, che prevede il rilascio di gigantesche sfere di cemento in fondo al mare. Si tratta di un’operazione che ha destato non poche perplessità, ma che ha uno scopo ben più innovativo e inaspettato.

Sfere di cemento in mare - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Sfere di cemento in mare – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Avvistate sfere giganti in mare: il progetto StEtnSea

Il progetto in questione, citato anche dal portale Money.it, si chiama StEtnSea ed è stato sviluppato dal Fraunhofer Institute for Energy Economics and Energy System Technology, in Germania. L’obiettivo è ambizioso: realizzare un nuovo sistema di accumulo energetico sfruttando l’ambiente marino. In pratica, il progetto prevede l’immersione nell’oceano di sfere di cemento del peso di circa 400 tonnellate e dal diametro di 9 metri. Queste sfere, posizionate tra i 500 e i 600 metri di profondità, sono in grado di immagazzinare fino a 0,4 megawattora (non kWh) di energia ciascuna, agendo come vere e proprie batterie idrauliche sottomarine.

Il sistema sfrutta la pressione dell’acqua per accumulare energia e poi rilasciarla sotto forma di corrente elettrica. Il progetto entrerà ufficialmente in funzione nel 2026, con impianti in grado di operare per 50-60 anni, ma che richiederanno manutenzione e sostituzione delle sfere ogni 20 anni.

L’obiettivo finale è quello di creare un sistema di accumulo di energia da 820 GWh, ovvero un quantitativo superiore a quello generato attualmente dalle centrali elettriche in funzione in Germania. Un piano che punta a stabilizzare la produzione da fonti rinnovabili, rendendola costante, efficiente e sostenibile dal punto di vista ambientale.

Insomma, quelle che a prima vista sembravano “bombe di cemento” in mare si rivelano essere, in realtà, uno dei più grandi esperimenti di transizione ecologica mai tentati finora.