ALLARME FISCO – Fai un bonifico da 200€ e ti segnalano all’Agenzia delle Entrate: succede anche ai lavoratori autonomi | Nessuno ti avvisa

Allarme fisco controlli dei bonifici - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Allarme fisco controlli dei bonifici – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

È ufficiale il nuovo allarme fisco, ora anche i bonifici da 200 euro finiscono sotto la lente dell’Agenzia delle Entrate. Ecco cosa sta succedendo.

Negli ultimi anni è cambiato radicalmente il rapporto degli italiani con i propri risparmi. Basti pensare alle numerose applicazioni per smartphone che ci permettono di accedere al conto corrente, monitorarne costantemente il saldo e svolgere in autonomia tutte le operazioni più comuni.

Questo cambiamento ha reso il bonifico bancario, da sempre considerato uno dei metodi di pagamento più sicuri, uno strumento alla portata di tutti, anche per piccoli importi. Tuttavia, la facilità con cui oggi gestiamo il nostro conto corrente ci porta a sottovalutare un aspetto fondamentale: anche un semplice bonifico può attirare l’attenzione del Fisco.

A lanciare l’allarme è direttamente l’Agenzia delle Entrate, che continua a intensificare i controlli sui movimenti bancari. E trovare una piccola irregolarità, oggi, è più facile di quanto si pensi.

Fisco a caccia di anomalie: bonifici sotto controllo, anche da 200 euro

Come anticipato, l’Agenzia delle Entrate effettua controlli regolari e sistematici su tutti i bonifici effettuati, concentrando l’attenzione su alcuni tipi di operazioni più di altre. Per esempio, i bonifici legati alla busta paga, al pagamento del canone d’affitto, al saldo di una fattura regolarmente emessa, o quelli ricevuti da parenti come forma di aiuto economico, generalmente non destano sospetti.

Diverso è il discorso per i bonifici non giustificati da documentazione adeguata. Anche un semplice trasferimento di 200 euro, se privo di causale o riferimenti precisi, può far scattare controlli più approfonditi, specie se il mittente e il destinatario non sono legati da un rapporto facilmente dimostrabile.

Allarme fisco controlli dei bonifici - Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)
Allarme fisco controlli dei bonifici – Inchiostroverde.it (Fonte foto Canva)

Se finisci nel mirino del Fisco, le conseguenze possono essere serie

Recenti aggiornamenti normativi hanno rafforzato il sistema di sorveglianza sui bonifici bancari. In particolare, l’articolo 47 del Decreto Legislativo n. 231 del 2007, modificato dalla legge del 29 dicembre 2022 (comma 384), ha introdotto nuove soglie e meccanismi di controllo in materia di antiriciclaggio.

Come riportato anche da Money.it, i controlli possono attivarsi per operazioni superiori ai 5.000 euro, mentre per importi superiori a 10.000 euro è obbligatoria la segnalazione all’UIF (l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia), che ha il compito di monitorare eventuali attività legate al riciclaggio o al finanziamento del terrorismo.

Nel mirino del Fisco possono finire anche i bonifici tra amici, soprattutto se non supportati da documentazione formale, come una scrittura privata che attesti il prestito. Stesso discorso per la restituzione di denaro, qualora manchi una giustificazione ufficiale e tracciabile.

Per evitare brutte sorprese, è sempre consigliabile indicare una causale dettagliata, conservare eventuali accordi scritti e, in caso di dubbi, consultare un consulente fiscale. La trasparenza, oggi più che mai, è la chiave per non incorrere in accertamenti fiscali o sanzioni evitabili.