TORNA LA LEVA OBBLIGATORIA – Se scoppia il conflitto siamo coinvolti anche noi: purtroppo Trump ha fatto la prima mossa | Ha lanciato il codice ICE

Anche l’Italia resta coinvolta nella stretta di Trump, ora torna la leva obbligatoria e sono già tutti pronti a fare le valigie.
L’Italia si trova ancora una volta al centro delle tensioni che interessano il mondo. Sappiamo bene quanto gli eventi che negli ultimi anni hanno caratterizzato le sorti geopolitiche mondiali, avevano influito anche su di noi. Ma adesso non si parla più di inflazione e crisi economica, ora si parla addirittura di guerra.
Nel caso in cui negli Stati Uniti dovessero esplodere delle proteste violente o disordini sull’altra scala, l’Italia potrebbe essere chiamata a intervenire non potrebbe rimanere a guardare. Il coinvolgimento italiano diretto e indiretto sarebbe praticamente automatico e questo succederebbe perché siamo vincolati dal codice NATO a cui non possiamo non dar peso.
Probabilmente qualcuno potrebbe pensare che quello che sta succedendo, sembra essere lo scenario di un film, invece non lo ha fatto e tra l’altro la miccia potrebbe essere già accesa. A fare la prima mossa, come è semplice immaginare è stato Donald Trump, con il caos che ormai dilaga in quel degli Stati Uniti.
Il codice ICE è stato lanciato ed è questa la maggiore preoccupazione mondiale a cui occorre far fronte.
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Da quello che le cronache ci raccontano, la scintilla è scoppiata a Los Angeles ma essa si riflette in tutto il mondo. Ci sono state una serie di retate condotte da ICE (Immigration and Customs Enforcement), in alcune fabbriche negozi della città. Attualmente la situazione sembra essere degenerata, gli agenti hanno avuto il supporto di FBI e DEA e hanno proceduto con irruzioni armate, procedendo con tecniche paramilitari, stun grenade, lacrimogeni, spray urticante.
Quello che se ne è ricavato fino ad ora sono decine di arresti, tra cui quelli di attivisti e sindacalisti. I cittadini sono scesi in piazza ma la protesta è finita per trasformarsi in una vera e propria guerriglia urbana, con auto incendiate, spari con pallottole di gomma, agenti che sono presenti in assetto di guerra per uno scenario che porta solo ed esclusivamente a uno stato di emergenza generale.

Il codice ICE è il segnale di escalation militare interna
In genere il termine ICE viene associato all’immigrazione, ma in questo caso rappresenta qualcosa di molto più profondo. Si tratterebbe di un segnale di emergenza interna che va in qualche modo a legittimare l’impiego delle forze militari federali su tutto il territorio Americano. Un codice operativo che viene utilizzato in maniera specifica dal Dipartimento della Sicurezza Interna, che permette allo stato il contenimento con misure straordinarie.
In questo modo si dà il via libera alla militarizzazione interna. Ma secondo gli analisti internazionali, l’adozione di questo protocollo, potrebbe essere il preludio a conflitti interni. Proprio in questo caso entra in gioco l’Italia, che in quanto membro NATO è un alleato strategico degli Stati Uniti e quindi potrebbe essere chiamata a rispondere in caso di escalation, fornendo il suo supporto logistico.