Queste applicazioni sembrano innocue, ma sono il nuovo Grande Fratello | Ti spiano dal tuo telefono 24 ore su 24

Nessuno in tutto il mondo è ormai al sicuro: queste applicazioni sembrano nuove di zecca, ma in realtà sono il nuovo Grande Fratello che ti spia davvero per tutto il giorno.
Non è la prima volta che parliamo di sicurezza informatica per i cittadini di tutto il mondo, basti pensare che recentemente è stata avviata una vera e propria class action contro Apple.
In questo caso specifico, infatti, diversi acquirenti Apple hanno deciso di unirsi in questa class action per fare causa al noto colosso, a seguito di alcune anomalie legate a Siri.
Un’azione legale che si è protratta per un po’ di tempo, ma che si è conclusa con un accordo da parte del colosso informatico, che ha deciso di risarcire per violazione della privacy i contribuenti che avevano acquistato un iPhone o qualunque dispositivo Apple tra il 2010 e il 2024.
Eppure, a quanto pare, Siri è soltanto la punta dell’iceberg dei nostri problemi, perché anche queste applicazioni apparentemente innocue ti spiano H24.
Attenzione a queste applicazioni: non sono affatto innocue
Non è la prima volta che parliamo di telefoni che effettivamente sono in grado di spiarci nel quotidiano; si tratta di un problema sempre più ampio, sul quale si sono accesi i riflettori in tema di privacy e sicurezza informatica.
Infatti, più il nostro telefono è in grado di ascoltarci, più forniamo agli hacker informazioni utili per poter compromettere il dispositivo. Un esempio pratico per capire quanto stiamo dicendo è rappresentato da alcune applicazioni citate recentemente dal magazine Mistergadget.tech.

Queste applicazioni sono peggio del Grande Fratello: ti tracciano e tu non lo sai
Secondo quanto reso noto dal sito indicato precedentemente, infatti, sono presenti diverse applicazioni che lavorano in background e sono in grado di salvare le nostre posizioni o averne accesso in tempo reale. Facciamo riferimento a software capaci di indicare dove ti trovi in qualunque momento grazie al GPS. Un esempio pratico sono le app per il jogging, che calcolano le distanze percorse, monitorano le prestazioni del nostro corpo e molto altro ancora.
In questo modo, dunque, poniamo la nostra privacy sotto un vero e proprio “ente di ingrandimento”: la cronologia dei luoghi percorsi viene memorizzata e a sua volta fornita agli inserzionisti che sovvenzionano queste applicazioni, ovvero spesso coloro che gestiscono le pubblicità che compaiono all’interno delle app. Così, diventa un vero e proprio diario segreto dei nostri spostamenti, che può essere venduto al miglior offerente o utilizzato contro di noi in qualunque momento. Per evitare che ciò accada, nel momento in cui installate un’applicazione cliccate sempre sul “no” o rifiutate il consenso al tracciamento, così da limitare i danni revocando i permessi necessari sia su smartphone Android che iOS.