Rivoluzione Codice della strada, ora guidi a 250 chilometri orari e non rischi niente | Salvini ha già annullato migliaia di multe

Scatta una vera e propria rivoluzione per il Codice della Strada: ora puoi guidare anche a 250 km/h… ed evitare la multa. Sì, hai capito bene.

Quando si parla del nuovo Codice della Strada, è fondamentale prestare attenzione alle norme sempre più severe introdotte di recente, soprattutto per quanto riguarda i limiti di velocità.

L’obiettivo del governo è stato chiaro: inasprire sanzioni e pene per spingere gli automobilisti a essere più responsabili alla guida, tutelando così la propria sicurezza e quella degli altri.

Un esempio concreto? Le multe per eccesso di velocità. Queste vengono suddivise per fasce e, a seconda della gravità, comportano non solo il pagamento di una sanzione economica, ma anche la decurtazione dei punti dalla patente.

Nei casi più gravi, si può arrivare perfino alla sospensione del documento di guida, soprattutto se alla violazione si sommano ulteriori infrazioni.

Rivoluzione del Codice della Strada: si può davvero andare a 250 km/h?

Ebbene sì, come già accennato, il superamento del limite di velocità comporta sanzioni proporzionate all’infrazione. Più si supera il limite imposto, più salgono i punti tolti e più aumenta il rischio di ritiro della patente.

Eppure, a quanto pare, c’è chi è riuscito a guidare a 250 km/h… senza prendere neanche una multa, nemmeno se pizzicato dall’autovelox! Il caso emblematico arriva da Novara, dove un automobilista è stato immortalato mentre viaggiava ben oltre il limite, ma ha evitato qualsiasi sanzione.

Guida a 250 km/h e non riceve la multa: è successo davvero?

Secondo quanto riportato dal sito auto.everyeye.it, un conducente è stato fotografato da un autovelox lungo l’autostrada A6 mentre procedeva a ben 255 km/h, superando abbondantemente il limite di 130 km/h imposto in autostrada. In teoria, per una simile violazione, il Codice della Strada prevede una sanzione da 845 a 3.382 euro, la decurtazione di 10 punti dalla patente e anche la sospensione del titolo di guida. Ma il protagonista di questa vicenda ha contestato la multa, sostenendo che l’autovelox utilizzato era sì approvato, ma non omologato.

Ecco il punto cruciale: senza omologazione, l’autovelox non può essere considerato completamente affidabile, e quindi le sanzioni emesse tramite quell’apparecchio non sono legalmente valide. Risultato? Multa annullata. Una storia che ha davvero dell’incredibile, ma che ci ricorda quanto sia fondamentale il rispetto delle regole… da entrambe le parti.